I nuovi assessori dovrebbero essere annunciati dalla sindaca Laura Nargi entro Natale, non prima della seduta del consiglio comunale in programma venerdì a Palazzo di città. La squadra è pronta. Deleghe pesanti per due storici assessori fedelissimi di Gianluca Festa: Tonino Genovese e Peppino Negrone. Il primo dovrebbe occuparsi di lavori pubblici e di urbanistica. Negrone, ex dirigente della Cecchini e poi di Irpiniambiente, che oggi è alla sua quarta consiliatura, dovrebbe essere ancora una volta delegato all’ambiente.
Ci sarebbero poi altri festiani: Jessica Tomasetta – politiche sociali -, Mario Spiniello – delega al patrimonio -, Monica Spiezia – alloggi popolari – e Gianluca Gaeta. Verrà confermata vice sindaca Marianna Mazza, altra fedelissima dell’ex sindaco.
Nella lista di Nargi è stato individuato Alberto Bilotta come futuro assessore – probabilmente al commercio -. Non ci sarà una assessore alla cultura, la Fondazione, secondo Festa, basta e avanza.
E’ evidente che sono stati scelti per la stragrande festiani che sono anche i consiglieri comunali più votati.
L’unico tecnico che dovrebbe conservare il posto è l’assessore al bilancio Alessandro Scaletti.
Al posto dei consiglieri nominati assessori in consiglio saranno surrogati i non eletti. Se i nomi saranno quelli che abbiamo anticipato, per Davvero entrerebbero in Aula: Michele Lombardi, Guido D’Avanzo, Luigi Scalzullo, Veronica Guerriero e Pasquale Nazzaro. Per W la Libertà, Vincenzo Picariello; in quota Siamo Avellino, Carmine D’Alelio.
Sul piano politico, il brand della giunta è, come è chiaro, quello di Festa che, leader di due liste, Davvero e W la Libertà, è stato l’ispiratore della coalizione che ha vinto le elezioni, lo spin doctor di Nargi. Con l’esecutivo politico viene superato l’escamotage della giunta tecnica, una soluzione provvisoria in un momento in cui il nome di Festa era poco spendibile. Anche se oggi l’inchiesta non è ancora chiusa, l’ex primo cittadino è di nuovo, anche pubblicamente, protagonista, praticamente sindaco mentre alla sindaca, che rappresenta la città, toccano l’onere e la responsabilità della gestione e solo in parte il merito di eventuali successi.