”All’interno del bellissimo padiglione italiano, la Campania rappresenta il meglio della propria storia, delle proprie tradizioni, della propria cultura, anche del proprio artigianato. Una sintesi dalla tradizione all’innovazione, promuovendo anche per il settore agricolo la funzionalità alla salute delle nostre produzioni agroalimentari”. A sottolinearlo con orgoglio Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, alla guida della delegazione regionale in Giappone, in occasione di Expo Osaka 2025. “Insomma cerchiamo di rappresentare da un lato le bellezze dei nostri beni culturali, dei nostri paesaggi misti alla rappresentazione della qualità delle nostre produzioni artigianali e della funzionalità alla salute delle nostre produzioni agroalimentari” ha concluso Caputo.
A caratterizzare la presenza della Campania la rappresentazione di quei punti di contatto che la legano al Giappone, Paese con cui condivide affinità geologiche e culturali, in particolare per la presenza di vulcani attivi che ne hanno modellato il paesaggio, la storia e le tradizioni. Nel concept il Vesuvio, simbolo della Campania, ma anche i Campi Flegrei, e il monte Fuji, icona del Giappone, rappresentano molto più che fenomeni naturali: sono elementi identitari, spirituali e culturali radicati nelle rispettive popolazioni.
La presenza della Campania sarà segnata dalla rappresentazione di quei punti di contatto che la legano al Giappone, Paese con cui condivide affinità geologiche e culturali, in particolare per la presenza di vulcani attivi che ne hanno modellato il paesaggio, la storia e le tradizioni.
Nel concept il Vesuvio, simbolo della Campania, ma anche i Campi Flegrei, e il monte Fuji, icona del Giappone, rappresentano molto più che fenomeni naturali: sono elementi identitari, spirituali e culturali radicati nelle rispettive popolazioni.
Partendo dall’Ecosistema digitale per la Cultura la Regione Campania – Direzione politiche culturali e turismo – ha sviluppato il progetto ‘Fuoco e Memoria’, che ha l’obiettivo di raccontare, attraverso un’esposizione scenografica, il legame tra l’attività vulcanica e lo sviluppo delle culture antiche, con particolare attenzione al Vesuvio, ai Campi Flegrei e ai siti archeologici di Pompei, Ercolano e Cuma. L’archeologia in questo contesto diventa un ponte tra passato e presente, tra distruzione e rinascita.
Nelle nicchie, invece, la Campania evidenzia realizzazioni e produzioni, all’insegna della valorizzazione dell’innovazione e della sostenibilità, anche attraverso la rappresentazione di percorsi di digitalizzazione, Ri-scoperta e valorizzazione delle tradizioni della Campania, attraverso alcune operazioni finanziate dal Programma Campania Fesr. Tre nicchie si concentrano sulla valorizzazione dell’azione di digitalizzazione del patrimonio culturale campano. Beni culturali, con piccoli oggetti e opere rappresentative delle tradizioni ceramistiche campane realizzate dalla Scuola di ceramica Istituto Caselli di Capodimonte. Turismo e industria creativa, con dimostrazioni delle lavorazioni artigianali relative all’arte presepiale.
La quarta nicchia è focalizzata su moda, Made in Italy, materiali avanzati e nanotecnologie con abiti e monili realizzati con un materiale innovativo in fibra di cellulosa generata senza abbattere alberi. Sempre in questa nicchia verranno proposti dei guanti realizzati nell’ambito delle attività della Stazione sperimentale per l’industria delle pelli e delle materie concianti con sede a Pozzuoli.
Nella quinta nicchia trovano posto alcuni modelli dimostrativi realizzati dal Centro per l’artigianato digitale, mentre la sesta ha come tema portante la pizza, con un focus sull’uso della blockchain per la realizzazione della ‘Pizza Campana’ e le sperimentazioni innovative sul tema. Ma l’Expo sarà anche l’occasione per presentare la missione collettiva di aziende campane che operano nei settori di eccellenza dell’aerospazio, automotive, meccanica di precisone, logistica, fashion, pelletteria ed accessori moda.