Un viaggio nella tradizione popolare cara a Mamma Schiavona, capace di unire comunità accomunati dalla fede mariana che diventa simbolo di identità. Torna a Mercogliano una delle feste più antiche, in occasione della Natività di Maria, raccontando quello straordinario crocevia di fede, cammini e folklore che ha sempre rappresentato Montevergine, espressione dell’identità culturale non solo della comunità irpina ma dell’ intero territorio campano
Per quattro giorni, ai piedi del Santuario di Montevergine, a rivivere sarà quel pezzo di storia fatto di accoglienza, resistenza e inclusione, ritualità e aggregazione tra comunità. Un itinerario tra musica e racconti impreziosito dal premio “Sette Madonne”, promosso nell’ambito della Rete intercomunale delle Sette Madonne, costituita da sette Comuni campani accomunati dalla presenza di culti mariani storicamente radicati. Cmuni fondatori Mercogliano, Nocera Superiore, Pagani, Sant’Anastasia, Scafati, Somma Vesuviana e Villa di Briano.
In ciascuna di queste terre la figura della Madonna si manifesta nei corpi, nei canti, nei passi scalzi dei pellegrini, nei voti sussurrati, nelle feste di popolo: segni di una devozione che non è solo fede, ma resistenza culturale. Una spiritualità che ha saputo attraversare i secoli sfidando l’omologazione e custodendo, in forme poetiche e concrete, l’anima profonda della Campania. E’ il delegato alla cultura Ilaria Di Gaeta a spiegare come “La Rete nasce per questo: non per celebrare il passato, ma per difendere un patrimonio vivo, agito, comunitario. Perché le tradizioni popolari, quando sono abitate con amore, non sono folklore, ma tecniche dell’anima: modi per abitare il tempo con consapevolezza, per educare lo sguardo, per resistere con gentilezza. In questo orizzonte prende forma il Premio “Sette Madonne”, un riconoscimento che non si limita a premiare, ma che onora chi ha saputo far emergere la spiritualità popolare come linguaggio dell’umano: artisti, studiosi, comunità, voci marginali, visionari.
La prima edizione sarà dedicata alla memoria del Maestro Roberto De Simone, che con la sua opera ha saputo ascoltare il silenzio della tradizione e restituirgli parola, suono, dignità. Il Premio sarà conferito il 6 e 7 settembre a Mercogliano, nell’ambito della Festa di Montevergine, festa della Madre di tutti: Mamma Schiavona. Luogo dove si chiude e si apre, idealmente, il ciclo delle feste mariane della Campania. Un altare, un rifugio, una alleanza. Durante la cerimonia sarà conferito anche il riconoscimento speciale “Oltre le apparenze”, pensato per coloro che – anche lontano dai riflettori – hanno saputo guardare nel profondo, custodire la bellezza invisibile, difendere la sacralità del quotidiano”
In ciascuna di queste terre la figura della Madonna si manifesta nei corpi, nei canti, nei passi scalzi dei pellegrini, nei voti sussurrati, nelle feste di popolo: segni di una devozione che non è solo fede, ma resistenza culturale. Una spiritualità che ha saputo attraversare i secoli sfidando l’omologazione e custodendo, in forme poetiche e concrete, l’anima profonda della Campania. E’ il delegato alla cultura Ilaria Di Gaeta a spiegare come “La Rete nasce per questo: non per celebrare il passato, ma per difendere un patrimonio vivo, agito, comunitario. Perché le tradizioni popolari, quando sono abitate con amore, non sono folklore, ma tecniche dell’anima: modi per abitare il tempo con consapevolezza, per educare lo sguardo, per resistere con gentilezza. In questo orizzonte prende forma il Premio “Sette Madonne”, un riconoscimento che non si limita a premiare, ma che onora chi ha saputo far emergere la spiritualità popolare come linguaggio dell’umano: artisti, studiosi, comunità, voci marginali, visionari.
La prima edizione sarà dedicata alla memoria del Maestro Roberto De Simone, che con la sua opera ha saputo ascoltare il silenzio della tradizione e restituirgli parola, suono, dignità. Il Premio sarà conferito il 6 e 7 settembre a Mercogliano, nell’ambito della Festa di Montevergine, festa della Madre di tutti: Mamma Schiavona. Luogo dove si chiude e si apre, idealmente, il ciclo delle feste mariane della Campania. Un altare, un rifugio, una alleanza. Durante la cerimonia sarà conferito anche il riconoscimento speciale “Oltre le apparenze”, pensato per coloro che – anche lontano dai riflettori – hanno saputo guardare nel profondo, custodire la bellezza invisibile, difendere la sacralità del quotidiano”
A prendere forma un pellegrinaggio di musica e di fede dove il sacro incontra il presente, trasformando la tradizione in seme di cultura, di legami, di bellezza condivisa. “La Festa di Montevergine – spiega il sindaco Vittorio D’Alessio – rappresenta per noi un momento fondativo di un nuovo percorso condiviso tra territori, santuari e comunità, capace di rilanciare la spiritualità mariana in chiave contemporanea, generando valore culturale, coesione sociale e attrattività turistica sostenibile”. Ad alternarsi concerti incontri inattesi, voci che custodiscono la tradizione e altre che la reinventano, come fili intrecciati in un unico grande tessuto. Ieri la proiezione del film “Voce del popolo contadino” di Salvatore Raiola, accompagnata dal confronto con Carlo Preziosi e Antonio o Lione. Una presenza, quella di Antonio O Lione, non certo casuale, a lui si deve il primo Calendario delle Sette Madonne, un itinerario che ha saputo intrecciare devozione, musica e passione popolare, restituendo voce e dignità a un patrimonio vivo. Questa sera di scena ritmi e tradizioni con Michelina a Vicaria, Pietrarsa & Giovanni Mauriello, Ars Nova Napoli & Daniele Sepe, Toto Toralbo e Paolo Del Vecchio, O Lione e O Tonino o stock. Quindi spazio al premio Sette Madonne con i Battenti SS. Maria dell’Arco, Patrizia Spinosi, don Franco Esposito, Francesca Albanese e Osso Sacro, Il 7 settembre Teatro per Bambini a cura del Teatro di Gluck, alle 20, nel piazzale della Funicolare, Michelina a Vicaria, Pietro Cirillo e Officine Popolari, Raffaele Inserra e Zi Nanninella, Biagio De Prisco e Nino Conte, Paranza Mazzone, a Paranza r’o Lione, Etnica Ditirambo. Protagonisti del Premio Sette Madonne Gianluca Zammarelli, Rino Ercolino, Salvatore Raiola, Gerardo Bonfati, Angelo Picone o Capitano. L’8 settembre spazio alla mostra “La Tammorra senza tempo”, omaggio a Colasurdo. In serata, nel piazzale della Funicolare, ad esibirsi saranno i 99 Posse, Mascarimirì, Lione & Friends, Michelina Vicaria. Per la sezione Parole di Pace protagonista sarà don Vitaliano Della Sala.

