“Ho sentito pronunciare tante volte, forse troppe, la parola “periferia”, ma la periferia non è una dimensione geografica, bensì una condizione del cuore: il senso di solitudine che pervade un cittadino quando avverte che lo Stato è lontano. È compito delle istituzioni porre tutti i cittadini al centro; non esistono periferie nella tutela del bene comune”. Così il Colonnello Domenico Albanese alla Festa dell’Arma dei Carabinieri che si è tenuta questa sera a Rione Mazzini nel suo un discorso rivolto alle autorità, alle istituzioni e ai cittadini, focalizzandosi su valori, impegni e sfide del corpo in Irpinia.
Rivolgendosi al Prefetto, ai parlamentari e alle altre autorità presenti, Albanese ha sottolineato: «Nel giorno in cui l’Arma celebra duecentoundici anni dalla sua fondazione, siamo qui per dire ai nostri concittadini del Rione Mazzini e di tutta l’Irpinia che essi sono al centro dell’attenzione dello Stato e, dunque, non sono soli». Ha evidenziato l’importanza di un patrimonio condiviso di valori, «antidoto alla solitudine, al vuoto di senso che genera violenza».
Ricordo e onore ai caduti
Albanese ha quindi ricordato con orgoglio la bandiera dell’Arma e i suoi caduti, tra cui il sacrificio dei Carabinieri sul Podgora, insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare nel 1920, e le figure di rilievo dell’Arma irpina come il Carabiniere Giovanni Elefante, il Maresciallo Francesco Pepicelli e il Carabiniere Giuseppe Covino, a cui saranno intitolate caserme in vari comuni della provincia. «Quest’anno quattro colleghi ci guardano dalla volta celeste: Luciano, Alex, Emilio, Nino. Li affidiamo alla Virgo Fidelis insieme ai loro familiari, agli orfani, alle vedove e a tutti coloro che hanno dato la loro vita per il bene comune».
«Ho sentito pronunciare tante volte, forse troppe, la parola “periferia”, ma la periferia non è una dimensione geografica, bensì una condizione del cuore: il senso di solitudine che pervade un cittadino quando avverte che lo Stato è lontano. È compito delle istituzioni porre tutti i cittadini al centro; non esistono periferie nella tutela del bene comune».
Lo Stato vicino ai cittadini dell’Irpinia
Rivolgendosi al Prefetto, ai parlamentari e alle altre autorità presenti, Albanese ha sottolineato: «Nel giorno in cui l’Arma celebra duecentoundici anni dalla sua fondazione, siamo qui per dire ai nostri concittadini del Rione Mazzini e di tutta l’Irpinia che essi sono al centro dell’attenzione dello Stato e, dunque, non sono soli». Ha evidenziato l’importanza di un patrimonio condiviso di valori, «antidoto alla solitudine, al vuoto di senso che genera violenza».
Ricordo e onore ai caduti
Albanese ha quindi ricordato con orgoglio la bandiera dell’Arma e i suoi caduti, tra cui il sacrificio dei Carabinieri sul Podgora, insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare nel 1920, e le figure di rilievo dell’Arma irpina come il Carabiniere Giovanni Elefante, il Maresciallo Francesco Pepicelli e il Carabiniere Giuseppe Covino, a cui saranno intitolate caserme in vari comuni della provincia. «Quest’anno quattro colleghi ci guardano dalla volta celeste: Luciano, Alex, Emilio, Nino. Li affidiamo alla Virgo Fidelis insieme ai loro familiari, agli orfani, alle vedove e a tutti coloro che hanno dato la loro vita per il bene comune».
I valori costituzionali
Sul tema dei valori costituzionali, Albanese ha ribadito: «Il valore della democrazia, connaturato nel pluralismo delle istituzioni e delle forze sociali, vede nella figura del Prefetto una meravigliosa sintesi. Come cittadino irpino e Carabiniere, ringrazio Lei, Signor Prefetto, e tutta la Prefettura per la collaborazione e l’impegno nel coordinamento della sicurezza».
Prevenzione e contrasto alla criminalità
In materia di prevenzione dei reati, ha ricordato: «I dati dell’Osservatorio sullo stato della provincia evidenziano una sostanziale efficacia del modello adottato per la prevenzione dei furti in abitazione, ma resta necessaria una presenza sempre più mirata». Ha ringraziato i Comandanti di Compagnia, i Nuclei Operativi e Radiomobile, «con i rispettivi equipaggi, che concorrono all’attività di pronto intervento e controllo del territorio».
Collaborazione con la Magistratura e trasparenza
Rivolgendosi alla Magistratura, ha espresso apprezzamento «per il lavoro svolto in armonia con l’Arma, con un particolare saluto alla Presidente del Tribunale di Avellino, Dottoressa Francesca Spena, e al Procuratore della Repubblica, Dottor Domenico Airoma», citando il Beato Livatino sull’indipendenza del giudice e la trasparenza della sua condotta.
Lotta alla criminalità organizzata e sicurezza pubblica
Sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata, il Colonnello ha sottolineato la necessità di mantenere alta la guardia contro le associazioni camorristiche storiche e i fenomeni emergenti, «come usura, estorsioni, e azioni delittuose violente commesse anche da giovanissimi, legate al controllo del mercato degli stupefacenti». Ha garantito che «tutti gli omicidi degli ultimi tre anni e le più violente rapine hanno ricevuto tempestiva risposta da parte delle Procure della Repubblica». Sui casi non ancora risolti di gambizzazione e di azioni ostili a carattere incendiario, Albanese ha affermato: «Siamo sulle tracce degli autori e renderanno conto alla giustizia dei loro comportamenti».
Tutela dell’ambiente e della salute
Ha inoltre posto l’accento sul valore dell’ambiente e della salute, evidenziando l’impegno dei reparti forestali e la collaborazione con le Procure, il NOE e l’ARPA per il contrasto delle violazioni ambientali. Riguardo alla tutela della salute, ha ringraziato medici, infermieri e operatori sanitari, vittime di aggressioni, e ha citato l’attività congiunta dell’Arma e del sistema sanitario, con particolare riferimento al soccorso di trentasette persone con intenti suicidi. Ha inoltre descritto i controlli eseguiti con il NAS contro frodi alimentari e verifiche sulle strutture sanitarie.
Lavoro, dignità e buona amministrazione
Sul lavoro e la buona amministrazione, Albanese ha riaffermato che «il lavoro non può separarsi dalla dignità di ogni persona», sottolineando il contributo del Nucleo Ispettorato del Lavoro nella prevenzione dello sfruttamento. Ha riconosciuto il ruolo dei Sindaci e degli enti locali come «volti e braccia della Repubblica», richiamando l’importanza della lotta contro la corruzione. In merito all’indagine “Dolce Vita” e ad altre attività investigative, ha confermato «la necessità di proseguire con fermezza nel rispetto delle persone coinvolte». L’Arma ha contribuito inoltre a procedimenti che hanno portato allo scioglimento di alcune amministrazioni comunali a rischio infiltrazioni criminali.
Solidarietà, coesione e impegno sociale
Albanese ha riconosciuto il valore della libera informazione, della fraternità, dell’accoglienza e della coesione sociale, citando l’impegno delle parrocchie, dei volontari, delle associazioni di categoria e dei servizi sociali. Ha ricordato esempi di solidarietà come la cooperativa “Questa Famiglia” di Ospedaletto d’Alpinolo e il progetto “Azioniamo Talenti”. Ha rivolto un saluto alle Associazioni d’Arma e sindacali militari.
Famiglia, anziani scuola e formazione dei giovani
Sul tema dell’educazione, il Colonnello ha indicato famiglia e scuola come luoghi fondamentali per coltivare i valori. Ha ringraziato i rappresentanti delle scuole irpine presenti e ha citato esempi di giovani impegnati nel bene comune, come la poetessa Giulia, insignita di un riconoscimento dal Capo dello Stato, e le studentesse Asia, Carla e Maria Libera, che hanno restituito un borsello con una somma consistente trovato su un autobus.Inoltre, ha posto attenzione agli anziani come «scrigni di saggezza, forti come querce e fragili come cristalli», evidenziando iniziative di confronto e protezione, nonché episodi di coraggio contro truffatori seriali.
Ascolto, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale
Albanese ha sottolineato l’importanza dell’ascolto e della fiducia nella tutela delle persone vulnerabili, grazie anche al lavoro del Nucleo Investigativo e ha citato l’impegno nella tutela del patrimonio culturale, ricordando il recupero di reperti archeologici e opere d’arte esposte nella sede dell’Arma.
Un messaggio ai Carabinieri dell’Irpinia
Infine, ha rivolto un pensiero ai Carabinieri della provincia di Avellino: «Per un Carabiniere valore è sinonimo di dovere nelle tante declinazioni della nostra missione: competenza, coraggio, umiltà, sobrietà, spirito di servizio, ma soprattutto dovere dell’esempio».