“In questo momento – spiega il sindaco Gianluca Festa – non pensiamo alla campagna elettorale, l’obiettivo principale è rispettare il programma presentato alle elezioni, abbiamo assunto impegni precisi con i cittadini. Ho la fortuna di essere circondato da una giunta e consiglieri di grande operatività a cui devo buona parte dei meriti del lavoro svolto. Completeremo le incompiute, abbiamo dato una identità alla città, abbiamo restituito fiducia alla comunità. L’applauso che abbiamo ricevuto oggi è un bel segnale di partecipazione, che ci dà la carica per continuare e raggiungere nuovi risultati”.
Chiarisce come “Aver rimesso le carte a posto era il primo passo le per completare le opere, abbiamo recuperato documenti, carteggi, risolto questioni legate a ditte inadempienti. Abbiamo riorganizzato la città, dopo 30 anni di immobilità. Abbiamo delocalizzato il mercato, il terminal bus, garantito una mobilità urbana diversa, abbiamo immaginato un piano commerciale, cancellato i buchi neri, abbiamo portato una mentalità nuova ad Avellino. Era una città spenta che aveva perso la voglia di vivere, uno degli obiettivi è stato consentire alla comunità di riconquistare fiducia in sè stessa. Poi porteremo avanti i lavori per il tunnel e il centro autismo”.
Sulla proposta del consigliere Ciampi di sottoporre la questione rifiuti a consultazione popolare “Raccogliamo ogni proposta, ma riteniamo che la sua sia stata una simpatica provocazione. Siamo convinti della scelta fatta, pubblicheremo le controdeduzioni della Corte dei conti e garantiremo un servizio migliore a un costo inferiore, rivedremo finalmente spazzini in città. Il capoluogo sarà ordinato e pulito”. Spiega come “Non ho notizie dell’esposto all’anac ma se ci sarà faremo opportune valutazioni”. Respinge le accuse di approssimazione lanciate da Emilio De Vizia “L’iter è durato sei mesi, con tutte le delibere di giunta necessarie. Parlare di approssimazione significa non conoscere l’iter, non aver letto le carte”
Nessun allarme anche sul fronte giovani e criminalità “La nostra è una comunità tendenzialmente attenta e rispettosa delle regole, ci sono casi e comportamenti da stigmatizzare, manteniamo l’attenzione alta ma non possiamo dire che c’è una condizione incontrollabile”