Se Roberto Fico vincesse alla Regione, i 5stelle potrebbero allora pretendere un candidato sindaco ad Avellino.
E perché no? Con Fico governatore il Movimento avrebbero bisogno di un radicamento politico-amministrativo sul territorio, di una base politico-elettorale, di un fortino di potere, di una dependance politica per completare l’opera: altrimenti la vittoria resterebbe sospesa, quasi monca, un po’ debole.
Un candidato sindaco sarebbe per i 5stelle una occasione per ripartire. Dalla Campania, da Avellino. Del resto ad Avellino nel 2018 riuscirono a fare eleggere Vincenzo Ciampi sindaco. Altri tempi, era il momento propizio.
C’erano Beppe Grillo e Luigi Di Maio e tutti gli altri che riempivano la piazza e il parlamento, c’era tutta una paccottiglia populista nuova e (in)credibile.
Alle politiche del 2018 i 5stelle avevano eletto ben cinque parlamentari irpini: i deputati Carlo Sibilia, Maria Pallini, Michele Gubitosa, Generoso Maraia e il senatore Ugo Grassi. Una cinquina formidabile che doveva avere per forza una ricaduta politica sul territorio. Infatti Ciampi – oggi consigliere regionale dei 5stelle – si candidò sindaco e vinse al ballottaggio con il 59, 5 per cento dei voti contro il candidato del Pd del centro-sinistra Nello Pizza. Ciampi durò sei mesi perché senza una vera maggioranza. Una rivincita sarebbe il minimo.
Se in autunno Fico conquisterà la Campania, se il consenso del Movimento all’interno della coalizione non sarà proprio pessimo, risibile, insignificante, i Cinquestelle potrebbero provare a mettere una bandiera su Avellino.
Sì, Avellino.
A Napoli, Gaetano Manfredi sindaco Pd eletto nel 2021 è al primo mandato: quasi certamente si ricandiderà nel 2027.
Si vota nel 2027, oltre scadenza naturale del mandato, come ha precisato con una nota il ministero dell’Interno: “Considerato che il mandato quinquennale dei Comuni in questione si esaurisce nel secondo semestre 2026, per le elezioni tenutesi nel 2021, il rinnovo elettivo di quegli Enti dovrà svolgersi nella finestra temporale ordinaria del 15 aprile-15 giugno dell’anno successivo al compimento del quinquennio, e quindi nella primavera nel 2027”. E’ l’effetto a lungo termine del Coronavirus, che portò a posticipare le elezioni comunali previste nella primavera del 2021, al 3 e 4 ottobre.
Stessa cosa a Benevento e Salerno: si vota nel 2027. Il comune di Caserta è commissariato per infiltrazioni mafiose. Sindaco pd era Carlo Marino.
Come a Napoli, il Pd proverà a indicare il candidato sindaco a Benevento, dove Clemente Mastella è al suo secondo mandato. Salerno, dov’è sindaco Vincenzo Napoli, è feudo del governatore Vincenzo De Luca, che magari ora si ricandiderà a primo cittadino. Un ritorno.
Ma il Pd non può avere tutto. In una coalizione c’è un equilibrio da mantenere. E se è vero che il Pd è partito maggioritario nel centrosinistra e che anche alle Regionali si confermerà la forza politica con più consenso, è vero anche che una distribuzione giusta delle postazioni politicamente contendibili è il collante di ogni alleanza politica.
Ecco perché ai 5stelle trionfanti con Fico potrebbe spettare, grazie anche alla mediazione di Gubitosa, uno che nel Movimento conta, un candidato sindaco ad Avellino, il primo capoluogo al voto a pochi mesi dalle Regionali, dalla vittoria. Il problema è trovare un candidato sindaco 5stelle per Avellino. Ma questa è un’altra storia. Per ora i 5s ci credono.