Nel 2025 ci sono scadenze politiche di rilievo, a cominciare dalle prossime elezioni regionali, e i 5stelle si organizzano. I “progressisti indipendenti” , secondo la definizione scelta dall’assemblea costituente, sono interessati in particolare alla partita per la Regione Campania: Roberto Fico l’ex presidente della Camera potrebbe essere candidato dal centrosinistra. Potrebbe essere il nome giusto nel caso in cui si verificasse una rottura fra il Pd e il governatore uscente Vincenzo De Luca.
Di questo si discuterà domani, nel Consiglio nazionale, composto, oltre che da Giuseppe Conte, dai suoi vicepresidenti, dai capigruppo parlamentari, dai coordinatori dei vari comitati tematici e da rappresentanti degli eletti nelle regioni, nei comuni e i delegati eletti direttamente dai territori.
Nell’appuntamento di domani, il nuovo Movimento 5 stelle di Conte, dopo la sconfitta di Beppe Grillo nelle votazioni durante il “processo costituente”, cercherà di definire un nuovo assetto dello Statuto e delle altre normative interne.
Tra l’altro si parlerà anche della scrittura di norme nuove: in particolare per quanto riguarda il tema del superamento del limite dei due mandati elettivi nelle istituzioni, contenuto nel codice etico. Tra le varie proposte portate nella consultazione on line dello scorso novembre le più votate sono state la possibilità di abrogare il limite per le candidature a sindaco, a presidente di Regione, per le cariche parlamentari ma solo su proposta motivata dei vertici o dei gruppi territoriali, richiesta da sottoporre comunque al voto degli iscritti. Decisa anche l’abrogazione della figura del fondatore Beppe Grillo.