E’ tempo di avviare un nuovo percorso: a due anni dalle elezioni amministrative, per il gruppo di opposizione, Atripalda Futura, è necessario riaccendere la discussione pubblica affrontando le questioni che interessano la vita cittadina, per poter gettare lo sguardo in una più ampia prospettiva di città. Ne hanno parlato il capogruppo, l’ex sindaco Geppino Spagnuolo, e i consiglieri ed ex assessori Nancy Palladino e Mirko Musto, durante una conferenza stampa nella sala consiliare.
C’è da fare un po’ di conti, è proprio il caso di dirlo. Partendo dall’ultimo consiglio comunale di lunedì primo luglio, in cui è stato approvato il rendiconto 2023, il secondo dell’amministrazione Paolo Spagnuolo. «Ebbene, quel rendiconto ci dice che lo stato finanziario dell’ente è in equilibrio, con un attivo di un milione di , partendo dal precedente tesoretto di 400mila euro – osserva il capogruppo di Atripalda Futura – avendo poi utilizzato l’incasso dei residui degli anni della nostra amministrazione. E’ stato superato anche quel disavanzo “fasullo” di cui si è parlato, dopo aver incassato e finalmente registrato, cosa che non era stato fatta prima, gli incassi 2023 e ancor prima del 2022. Oggi possiamo parlare di salute certa e certificata delle finanze, il Comune ha soldi propri, frutto di un lavoro che parte da lontano».
Se si può oggi parlare di finanze comunali in equilibrio, l’ex sindaco non si spiega l’aumento delle tariffe di Imu, servizi cimiteriali, e raddoppio del ticket dei parcheggi, «mentre la nostra politica è stata di contenimento della spesa e della pressione fiscale». Evidenzia le uscite per la società partecipata e per la manutenzione del verde. «Comodo alzare le tariffe, ma mi chiedo: la sfida è assicurare i servizi facendo pagare di più ai cittadini»?
Altro aspetto non meno importante, il piano di alienazione del patrimonio comunale, dopo l’approvazione in consiglio di un nuovo regolamento: «Non ne comprendevamo il motivo, poi abbiamo capito: il nuovo regolamento serve per inserire una norma che dà mani libere per vendere, o meglio svendere a trattativa diretta anche fino ad un ribasso del 40 per cento – incalza Geppino Spagnuolo – Questo significa non voler bene alla città e al suo patrimonio, perché la logica è indire aste pubbliche e se vanno deserte, procedere poi con ribassi del 10%. Non può essere il mercatino rionale, così non si rispetta il patrimonio comunale. Questo nuovo regolamento lo sottoporremo all’attenzione della Corte dei Conti». In questo discorso- è stato sottolineato – si inserisce il destino della scuola Mazzetti: la maggioranza sta valutando, ma per l’opposizione anche questa sarebbe eventualmente una svendita nella svendita, non solo per essere scuola comoda e al centro di Atripalda, ma perché si perderebbe l’uso della palestra per le tante società e associazioni sportive.
I luoghi, appunto. Per il capogruppo di opposizione mancano spazi di aggregazione, come è tutto da definire il destino dell’ex cinema Ideal, che potrebbe rispondere proprio a questo bisogno di centri comunitari al momento assenti.
Nella stessa direzione Nancy Palladino, che contesta e incalza sulle decisioni della maggioranza, rispetto all’aumento delle tariffe, dei parcheggi, e dei servizi cimiteriali: un peso notevole, per i bilanci familiari.
Quanto poi all’«incubo vigilini», anche qui c’è da dire tanto, sulle segnalazioni fatte dai cittadini, perché a volte i solerti controllori dei ticket della sosta avrebbero anche segnalato infrazioni stradali. «Vero che devono fare il loro lavoro, vero che c’è un numero non adeguato di vigili urbani, ma c’è da capire quali siano state le direttive loro impartite. Ne abbiamo fatto oggetto di interrogazione, ci siamo rivolti anche al prefetto, e pare che un minimo di ordine sia stato ripristinato. Anche una pressione più contenuta sugli automobilisti, anche questo è decoro urbano, è garbo». Così la consigliera Palladino che ha difeso e rivendicato con orgoglio il suo impegno da assessore alle politiche sociali, rispondendo alle sottolineature critiche fatte dal vicesindaco Landi, quando ricorda che i due progetti in corso, l’emporio solidale e lo sportello antidiscriminazione lgbt sono il prodotto del suo assessorato. Non solo. Denuncia l’assenza di spazi per lo sport ad Atripalda, e come le associazioni e le società siano costrette a rivolgersi fuori. Con una domanda: «Che ne è del campetto a contrada Ischia?», e con tanto di invito alla maggioranza a riflettere sulla programmazione di Atripalda. E forse a fare meno “ammuina”: questa l’immagine che consegna Nancy Palladino riferendosi al corso della maggioranza consiliare.
Tornando allo stato delle finanze comunali, il consigliere Mirko Musto ricorda come questa amministrazione stia raccogliendo i frutti del buon lavoro fatto nei precedenti cinque anni, e come oggi si possa pensare e agire in una prospettiva diversa. «Anche le manifestazioni fanno bene, certo, ma vanno considerate le spese che si sostengono. Il sindaco dovrebbe rendersene conto, come dovrebbe rendersi conto che si spendono 15-16mila euro in tre mesi per le pulizie del Comune. Non è accettabile sentirci dire che siamo ripetitivi nelle nostre segnalazioni. Il sindaco ha il dovere di ascoltare le nostre preoccupazioni, e di riflettere sul fatto che ha una giunta debole», conclude Musto.
Guardare in prospettiva. Il Puc è una delle strade maestre. Anche qui la dura critica di Geppino Spagnuolo: «Sono state depositate le nuove tavole aggiornate, senza prima passare per la partecipazione e il confronto con i cittadini». Guardare in prospettiva, si può fare anche partendo da una nuova valutazione politica, alla luce dei cambiamenti che si registrano in Consiglio, a partire dal sindaco, prima Pd, oggi con Forza Italia. Per Geppino Spagnuolo questo è il tempo del lavoro sulle cose da fare, nel suo ruolo di capo dell’opposizione, e sempre nel centrosinistra. Mirko Musto e Nancy Palladino sono iscritti nel Pd. La consigliera ricorda la ridefinizione avvenuta a maggio 2023 della sezione cittadina del Partito democratico, e della denuncia pubblica delle ambiguità da parte di chi, con la tessera Pd, presenziava a manifestazioni di altro colore politico. Palladino rivendica la sua personale coerenza nell’idea e nell’impegno, e se Forza Italia ad Atripalda ha ottenuto un buon risultato alle Europee, lo si deve ad una mobilitazione ampia intorno e con D’Agostino, «anche con pezzi dell’opposizione», ma superando il Pd solo per una ventina di voti. «La priorità è la caratterizzazione politica. Noi la maglia non l’abbiamo abbandonata», ha concuso.