Fondazione Sistema Irpinia a Milano per la Borsa Internazionale del Turismo. Nella tre giorni meneghina, dal 9 all’ 11 Febbraio, l’ente sostenuto dalla Provincia di Avellino, impegnato nella valorizzazione del territorio e del suo patrimonio culturale, è stato protagonista nello spazio dedicato all’interno dello stand della Regione Campania attirando numerosi visitatori interessati a conoscere l’ “Irpinia” e l e sue eccellenze.
A richiamare l’attenzione delle migliaia di utenti le “degustazioni” sintesi perfetta della Campania delle aree interne, tra le quali una menzione speciale va allo chef Arcangelo Gargano ed alla sua ultima creazione, un dolce che accosta castagne, tartufo e olio ravece e che ha riscosso curiosità e successo.
Impegnate a presentare l’ “Irpinia” ed a tessere la rete di contatti la direttrice di Fondazione Sistema Irpinia, Carmelina D’Amore e la neo componente del cda Raffaella Rita D’Ambrosio, che hanno condiviso con il presidente della Provincia di Avellino Rizieri Buonopane, e di Fondazione Sistema Irpinia Gerardo Capozza l’ottimo risultato raggiunto in termini di interesse e affluenza.
“Nel viaggio elettorale Francesco De Sanctis, originario di Morra De Sanctis, ha scritto: “Qui mi sento in famiglia e non ci vogliono cerimonie“. commenta D’Amore. “E’ l’ Irpinia dei borghi, anche quelli più piccoli e meno conosciuti, dalle tradizioni popolari e religiose ai riti del grano, dai festival affermati alle iniziative di enti e associazioni, dai panorami mozzafiato ai prodotti enogastronomici di eccellenza. Alla BIT di Milano – continua la direttrice della Fondazione – si è scelto di parlare dell’Irpinia attraverso le sue pregevolezze perché dietro ciascun prodotto, dalla soppressata al pecorino bagnolese, accompagnati egregiamente dal Taurasi o dal Fiano, dall’olio ravece alla castagna di Montella, splende un territorio molto generoso che regala una granitica consapevolezza”.
Una terra di leggende, di miti e segreti millenari, un territorio ricco di bellezze sorprendenti. Innumerevoli castelli, siti archeologici di gran rilievo e luoghi di culto religioso che fanno emergere l’identità di comunità desiderose di conservare le proprie origini offrendo ai viaggiatori una destinazione in grado di regalare emozioni.
“Oggi il turista viaggiatore – conclude la direttrice D’Amore – non vuole fermarsi all’assaggio del prodotto, ma sentirsi partecipe di una storia da raccontare e tramandare. Vuole assaporare e ammirare magari grazie ad un tour in bicicletta o il trekking del vino e del gusto, combinando modalità attive e slow. A Fondazione Sistema Irpinia spetta il compito, facendo rete, di preservare e valorizzare il territorio, la sua storia e la sua comunità; sviluppare l’offerta turistica, innovandola ed arricchendola attraverso la dedizione degli attori coinvolti integrando prodotti e servizi; comunicare e promuovere, accrescendo l’attrattività e l’accessibilità dell’offerta irpina nel mondo”.