Il presidente della regione Campania De Luca è tornato a commentare una manovra finanziaria del governo nel corso del suo intervento al convegno su “L’esperienza della Campania nello sviluppo della mobilità integrata” a Napoli.
Ha menzionato come il ministero della coesione e dello sviluppo avesse con piacere approvato un progetto molto ambizioso della regione che prevedeva degli investimenti importanti sul territorio per la realizzazione di alcune infrastrutture di pubblica utilità. Le difficoltà, tuttavia, non hanno tardato ad arrivare visto che il governo ha deciso di bloccare il fondo di un miliardo e 200 milioni, in principio destinati per la realizzazione dei lavori.
De Luca ha commentato incredulo: “Oggi abbiamo un’emergenza che ci costringerà a ritardare qualche intervento, soprattutto sulle linee metropolitane. Sapete abbiamo goduto di una particolare attenzione da parte del ministero della coesione che prevede investimenti importanti su alcune infrastrutture. Sappiate anche che non potremo più’ fare affidamento su quei fondi perché’ dobbiamo far fronte ad una manovra che riguarda Bagnoli, la truffa di Bagnoli”.
Così il presidente si è espresso riferendosi al ministero e quindi al governo, sottolineando come per l’ennesima volta hanno “tagliato le gambe” alla regione dopo la decisione di caricare sui sei miliardi di euro destinati alla Campania, per il piano sviluppo e coesione, solo un miliardo e 200 milioni. Parole gelide quelle di De Luca: “Non si capisce perché devono sempre sottrarre risorse al territorio meridionale e regionale, la truffa bagnoli è una vera e propria beffa per il Mezzogiorno. Quel miliardo e 200 milioni vengono bloccati e sottratti alla Regione Campania, saranno disponibili tra il 2027 e il 2029”.
Indignato ha concluso il suo intervento: “Hanno dovuto fare un decreto apposito per sottrarci quelle risorse, hanno penalizzato il sud a favore di mera propaganda politica. I fondi saranno disponibili a partire dal 2027 e in modo particolare 800 milioni sono previsti per il 2028 e 2029, ma nel frattempo immobilizziamo 1,2 miliardi di euro”. Si potrebbe concludere oltre il danno anche la beffa, un vero “delitto” per la Campania.