Che ne è dell’intesa tra Montoro e Forino, per arrivare ad un intervento di risanamento idro-geologico integrato, per poter fronteggiare non augurabili nuovi fenomeni alluvionali?
A sollevare il caso è Francesco Tolino, già vicesindaco del Comune di Montoro, che fa riferimento al grave problema, ormai storico, delle acque a Celzi, sistema che esplode ad ogni pioggia più intensa. Effetti che ricadono anche su Montoro.
Così Tolino: «Circa due mesi fa ho scritto dei lavori in corso a Celzi di Forino, per realizzare opere utili alla gestione ed allo smaltimento delle acque. Chiaramente, le stesse acque arriveranno a Montoro.
L’ idea era quella di realizzare un progetto condiviso, necessario a migliorare le condizioni di entrambi i territori. Era stato firmato un Protocollo d’intesa tra i due comuni. Era stato conferito un incarico. Tutto è stato disatteso. Il Comune di Forino ha agito in autonomia».
«Tutto bene se quanto è in essere ha convinto le Istituzioni coinvolte- continua a dire Tolino ( che attualmente ricopre la carica di dirigente amministrativo al Comune di Avellino) -Dopo due mesi, non c’è stato alcun chiarimento di esponenti istituzionali di Montoro.
Potremmo sapere se il progetto realizzato non creerà problemi a valle? E come arriveranno giù le acque?
Questo silenzio è rassicurante o dobbiamo preoccuparci?». Queste le domande che l’ex amministratore comunale di Montoro rivolge all’attuale amministrazione guidata dal sindaco Salvatore Carratù. Il protocollo d’intesa di cui parla è stato sottoscritto a settembre del 2021 tra i Comuni di Montoro e Forino, allora sindaco Girolamo Giaquinto, e, per Forino, il commissario straordinario Rosanna Gamerra. I due Comuni condivisero l’intento di dover procedere allo studio di fattibilità per la richiesta di finanziamenti utili al risanamento idro-geologico su entrambi i territori. Ma da allora ad oggi, come riferisce Francesco Tolino, Forino va avanti per la sua strada, anche se entrambi i comuni sono stati interessati più volte dallo stesso problema, come pure sottolineato in quel protocollo d’intesa di tre anni fa, in cui si richiamava la possibilità di accedere «all’attività di progettazione della Regione, relativa all’area del fiume Sarno, che interessa le aste fluviali degli affluenti ed anche i versanti gravati da problemi idraulici e idrogeologici». In quella stessa attività di progettazione, il Comune di Montoro era interessato all’ipotesi di realizzare vasche di laminazione. Di qui la richiesta di chiarimenti rispetto ad una emergenza, quando accade, di vasta portata per i territori interessati.