Di Anna Bembo
Il rosa torna a tingere le strade tra Mercogliano e Avellino. Nella Sala Grasso del Palazzo della Provincia è stata presentata l’anteprima dell’undicesima edizione della Camminata Rosa, evento simbolo della prevenzione del tumore al seno che quest’anno si svolgerà il 14 settembre. Un appuntamento ormai radicato nel cuore delle donne irpine che si prepara a rilanciare con ancora più forza il suo messaggio: prevenire salva la vita, e farlo insieme può trasformarsi in una festa di coraggio e solidarietà.
Al centro del tavolo dei relatori, una fiamma accesa catturava lo sguardo: il simbolo della manifestazione “Una luce per la vita”, giunta alla sua terza edizione nel comune di Pietrelcina e ora legata idealmente ad Avellino. Una fiamma che racconta la battaglia quotidiana di tante donne, quella luce interiore che non si spegne, nemmeno nei momenti più bui.
Dopo il grande successo dello scorso anno, in occasione del decennale, la nuova edizione ha deciso di tornare all’essenza del suo messaggio, ma con una dichiarazione ancora più decisa: “Fuck cancer”.
Due parole semplici, dirette, che racchiudono la rabbia contro la malattia e, insieme, la determinazione a combatterla. Il nastro rosa della prevenzione, infatti, diventa parte della stessa scritta: un simbolo che unisce la durezza della lotta alla dolcezza della vita che si vuole proteggere.
Non poteva mancare la voce di Carlo Iannace, senologo e anima della Camminata Rosa, che ha ricordato come l’iniziativa non sia solo un evento, ma una vera rete di prevenzione diffusa: «Questa giornata la dedichiamo alle donne che non ci sono più, ma anche a quelle che ogni giorno scelgono la prevenzione come arma di vita. Oggi vediamo una maggiore sensibilità e un coinvolgimento crescente, anche se la nostra resta una terra sfortunata, che deve lottare con carenze strutturali e difficoltà storiche».
Al suo fianco, Germano Perito, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Moscati, ha sottolineato l’importanza di una collaborazione tra strutture ospedaliere e associazioni: «Ringrazio tutte le realtà che si muovono sul territorio. La prevenzione è fondamentale, ma deve camminare accanto al potenziamento dei servizi ospedalieri. Stiamo lavorando anche per migliorare la gestione del pronto soccorso, evitando il sovraffollamento attraverso una comunicazione più efficace. A breve partirà il concorso per gli OSS: serve nuova linfa, più formazione, e una rete organizzativa che metta in comunicazione interno ed esterno, soprattutto per affrontare la carenza di personale».
Una chiamata alla responsabilità è arrivata da Maria Concetta Conte, direttore generale dell’Asl di Avellino: «L’Asl è la chiave di volta della prevenzione, ma non basta la nostra azione se la popolazione non risponde. Abbiamo slot prenotati per gli screening che restano deserti: quando sono arrivata nel 2022 la percentuale di donne controllate era al 15%, oggi siamo al 30%, ma l’obiettivo è superare e andare oltre. L’Emilia Romagna, per esempio, arriva al 60 %. Chi non si presenta è una sconfitta per tutte noi, significa che non siamo riuscite a entrare nella coscienza delle donne. Ci vuole un contagio di conoscenza: dobbiamo coinvolgere i sindaci, gli enti locali, informare le persone che lo screening è sempre attivo, non solo nei giorni dell’ambulatorio mobile. Quando arriva quella telefonata, bisogna rispondere e partecipare. La conoscenza è la chiave di volta per la salute».
Conte ha ricordato anche l’impegno dell’ASL nel potenziare il personale e nel trattenere i giovani medici sul territorio: «Se i nostri ragazzi se ne vanno, perdiamo il futuro della sanità. Dobbiamo fare di tutto perché restino».
A rappresentare i comuni irpini è intervenuto il sindaco di Villanova del Battista, Ernesto Iorizzo, che da anni sostiene la Camminata Rosa e ha conferito a Iannace la cittadinanza onoraria: «Mi sento un familiare delle donne in rosa dal 2018. È da lì, dal quotidiano, che dobbiamo ripartire. Quest’anno, durante l’Alzata del Giglio in onore di San Giovanni Battista, abbiamo dedicato una fune alle donne in rosa. Propongo che tutti i comuni realizzino un monumento rosa, come segno tangibile di questa battaglia».
Le associazioni, tra cui The Power of Pink, Amos di Mercogliano e Admos Alta Irpinia, hanno rinnovato l’invito a partecipare: «Il potere è credere e dedicarsi affinché ogni passo possa imprimersi in ognuna di noi», hanno dichiarato le presidenti Carmelina Di Grezia e Pina Racioppi.
Il programma: un cammino tra fede, musica e comunità
Il percorso della Camminata Rosa partirà dal Viale San Modestino alle ore 8:00, con raduno dei partecipanti e colazioni a prezzo simbolico offerte dai bar di Mercogliano. Alle 8:30 si terrà la conferenza stampa e alle 9:00 il taglio del nastro, affidato a una sorpresa ancora da svelare. La fiaccola rosa, benedetta a Montevergine, verrà portata dai maratoneti del gruppo podistico di Montella: «Siamo pronti a portare il nostro messaggio di forza: non bisogna mollare, nonostante le salite e le buche».
La camminata prevede tappe significative: una sosta al Centro Autistico per il progetto “7 passi per un sorriso”, nato sette anni fa per raccogliere fondi destinati a ragazzi autistici e a bambini oncologici del Pausilipon di Napoli; un momento di ballo e musica lungo il tragitto; un pit stop in Piazza Libertà con acqua offerta dalla gelateria Chicco e Cono; e l’arrivo in Piazza Duomo alle 12:00, dove il vescovo celebrerà la Santa Messa.
Al termine, Chicco e Cono offrirà gelati e il biscottificio Daoli di Ospedaletto distribuirà biscotti artigianali di miele e mandorle, decorati di rosa e a forma di bamboline. E poi, il momento simbolico: il grido collettivo “Fuck Cancer” che si leverà al cielo, mentre una nuvola rosa colorerà l’aria.
La Camminata Rosa non è solo un evento: è una promessa che si rinnova ogni anno. La lampada rosa, che lega Avellino a Pietrelcina nel cammino di preghiera “Una luce per la vita”, continuerà a illuminare la strada di chi soffre. Perché, come ha ricordato Iannace, «il coraggio non sta nel vincere la malattia, ma nel combatterla ogni giorno».