Michelangelo Ciarcia, presidente dell’Alto Calore ed ex sindaco di Venticano, è visibilmente scosso poche ore dopo aver subito un massiccio furto nella notte dell’Immacolata. Esprime il suo rammarico con una voce incrinata, risultando difficile nascondere lo sconforto in seguito a questo evento così traumatico.
La banda criminale che ha preso di mira la villa del noto professionista sembra aver studiato attentamente il colpo, sfruttando una finestra priva di sistema d’allarme. Meno di due mesi fa, un tentativo simile era stato sventato dalla prontezza della moglie di Ciarcia, la quale, udendo rumori sospetti, aveva acceso le luci mettendo in fuga i malintenzionati. Tuttavia, questa volta, intorno alle 4 del mattino, i ladri hanno avuto successo, riuscendo ad introdursi nella villa con sorprendente facilità.
Purtroppo, le telecamere erano fuori uso a causa di un blackout nella zona residenziale avvenuto una settimana prima, impedendo così di registrare le fasi cruciali dell’incursione. Questa mancanza di prove visive rende ancora più complessa l’indagine delle autorità. Ciarcia, rientrato a tarda notte da una festa a Grottaminarda, potrebbe aver subito l’azione di uno o più complici. Il bottino, ingente, comprende numerosi oggetti di valore, e i ladri sono riusciti a dileguarsi senza lasciare traccia, nonostante l’accensione dell’allarme avvertita dai proprietari.