MIRABELLA ECLANO – Porta avanti la tradizione di famiglia. Con un nome impegnativo, Giotto, di cognome Faugno, è oggi l’artista che decora il Carro di Mirabella. L’obelisco in paglia, ancora prima di lui decorato dal nonno, è divenuto il segno distintivo della cittadina della valle del Calore e di una intera provincia. In onore della Madonna Addolorata, viene “tirato” da sei paia di buoi, alto 25 metri. Un fascio di grano offerto alla Madonna. Già dal 1600. Si abbellì nel 1924 e l’opera del cavaliere Luigi Faugno divenne, già allora, qualcosa di importante. Gli abitanti di Mirabella aspettano la terza domenica di settembre per vivere sensazioni indescrivibili.
Il Carro ha forma piramidale, formato da sette piani, chiamati registri, che si restringono verso l’alto. Otto i collaboratori di Giotto che, quel giorno, comanda le operazioni. 34 le funi che sorreggono il gigante di paglia. Dice Giotto Faugno: “Il Carro è una figura storica, ormai diventato il fiore all’occhiello di tutta la nostra provincia. Per questo reputo giusto che si possa dare questa vetrina, questo onore, che merita un’opera da secoli portata avanti con passione e devozione”.
Il “guidatore” del Carro, inoltre, aggiunge che “una decina di giorni fa era al centro del paese per essere smontato e, oggi, invece ci troviamo qui a mostrare il Carro per presentarlo al mondo è farlo visitare perché possa essere apprezzato ed ammirato da tutte le delegazioni”. Per Giotto “il futuro del Carro è anche quello del nostro territorio. Entrambe le cose camminano insieme”. Come dire che la memoria non va mai messa da parte. “Il futuro è soprattutto nelle nostre mani. Il Carro dobbiamo portarlo avanti come hanno fatto i nostri avi con tanto amore. E salvaguardarlo, e proteggerlo – conclude Giotto Faugno – perché è una tradizione punto di forza, e importante, della nostra zona”.