È tra Grottaminarda ed Atripalda che si svolgerà l’altro G7. Alla periferia dei grandi, cioè al meeting mondiale del G7 dei ministri dell’Interno di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Stati Uniti d’America e Canada, che si incontreranno a Mirabella Eclano tra il 2 ed il 4 ottobre prossimi. Associazioni come le Acli, Arci, Libera, sindacati, la Cgil, Alleanza Verdi Sinistra, Sinistra Italiana, Legambiente, gli studenti, saranno il G7 alternativo che, appunto, per dare vita a tavole rotonde sui problemi della sicurezza,”che non è quella voluta da questo governo-dicono-“, parleranno di immigrazione, di altre problematiche non affrontate dalle istituzioni. Come l’emergenza idrica in Irpinia, che questa estate ha fatto soffrire tante comunità. E continua a farlo. La tre giorni alternativa, che si concluderà con una manifestazione ad Avellino, in piazza Libertà, il 4 ottobre, sarà”pacifica e gioiosa- sottolinea Davide Perrotta, responsabile delle iniziative politiche dell’Arci-“.
Durante il “Social Forum”, “mentre i grandi si rinchiudono per un cerimoniale già visto, noi ci riuniamo per dire no alle politiche securitarie del governo e alla propaganda anti immigrati”. E per sostenere il pacifismo. Il contro G7, infatti, si aprirà con un dibattito, ad Atripalda, il 2 ottobre, presso il circolo Arci”Fortapasc”, alle 18. 30, su”Atlante delle guerre”, con la partecipazione di Suzanne Fatayer, attivista palestinese, Francesco Pesce, Arci Avellino, Raffaele Crocco, Atlante delle guerre. Modera Davide Perrotta. Sempre ad Atripalda, alle ore 21,”Call the Musicians”: insieme per i diritti di tutti”, ancora al circolo Arci. A Grottaminarda, invece, il 3 ottobre, giornata in cui si affronterà il tema della sicurezza. Alle 18.30, infatti,”assemblea pubblica contro il G7:quale sicurezza ?”. Dopo i saluti istituzionali del sindaco, Marcantonio Spera, presso la sala convegni”Thomas Menino”, introdurrà la discussione Stefano Kenji Iannillo, consigliere nazionale Arci. Partecipano Maria Grazia Gabrielli, segreteria nazionale Cgil, Antonio Russo, presidente nazionale Acli, Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente e Fausto Napolitano, del gruppo misto al Senato. Modera Rosaria Carifano. Quindi, conclusione della tre giorni il quattro ottobre, ad Avellino, con un corteo regionale contro il G7, alle ore 17.30, in piazza Libertà. Perché”nessuno è illegale”.”Gli spazi in cui ci incontreremo-dice Davide Perrotta-sono ampi e liberi.
Mentre il G7 dei grandi lo farà richiudendosi per parlare tra di loro. Il ministro Piantedosi ha voluto compiere un atto di forza. Non si valorizzano così le zone interne”. Il Social Forum di questi giorni”dice”no” alle politiche securitarie del governo e alla propaganda anti immigrati”. E consegnerà, ai sindaci riuniti in Prefettura, il manifesto in cui sono contenute le loro idee.”Anche perché-continua il responsabile delle iniziative politiche dell’Arci-abbiamo l’obbligo morale di prendere pposizione”. E visto che ogni giorno, lui e altre persone vivono il problema dell’accoglienza, aggiunge che”questo governo crea sperequazioni create da norme incapaci di processi di inclusione”.
Per questo sottolinea che” c’e’ sempre bisogno di un momento di discussione e di confronto- dice ancora Davide Perrotta-“. E la tre giorni organizzata, in cui ci si aspetta”ampia partecipazione” è uno di questi. Una delle ospiti del”contro G7″ è Souzanne Fatayer, italo palestinese, docente a contratto dell’Orientale di Napoli, dove lavora al dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo. Ad Atripalda, il giorno di apertura del Social Forum, parlerà dei focolai di guerre e della sua Palestina occupata.”Il mondo prima ha visto quello che sta succedendo e poi ha girato gli occhi. Ai palestinesi della striscia di Gaza-aggiunge la Fatayer-hanno tolto non solo la libertà, e i diritti di un popolo, ma anche la dignità della vita”.
E, ogni giorno, è in contatto con i suoi familiari, a Nablus, da dove Souzanne è partita per un viaggio studio.”Mi rispondono che non sanno come finirà la giornata “. I bambini di Gaza sono protetti, per così dire, dentro le tende, insieme agli anziani dei villaggi, e sentono il rumore degli aerei israeliani che, dal cielo, sganciano bombe.”Il mondo-ripete Souzanne Fatayer-è cieco e sordo. Ai palestinesi è rimasta una sola cosa: il coraggio”.
Dice Roberto Montefusco, Sinistra Italiana:”La mobilitazione che vedrà protagoniste, in questa tre giorni, forze politiche, associative, sindacali, intende innanzitutto sollevare il tema di una radicale opposizione alle politiche, del governo e del ministro Piantedosi, in materia di sicurezza e immigrazione. I recenti decreti, che criminalizzano dissenso e conflitto sociale, e colpiscono la libertà di manifestare, sono purtroppo conseguenza naturale della cultura politica mostrata da questa destra. Del resto, Piantedosi è il ministro che ha definito”carico residuale” esseri umani in cerca di salvezza e speranza, essendo funzionale alle narrazioni tossiche della destra in materia di immigrazione. Poi-continua-se pensiamo alle aree interne e al Mezzogiorno, questo è il governo dell’autonomia differenziata, destinata ad allargare il divario tra le diverse aree del Paese in modo ancora più significativo. Non basta un po’di asfalto a cancellare queste verità”.