E’ un appello a cercare sempre la strada del dialogo nella risoluzione delle controversie internazionali quello che lanciano il prefetto di Avellino Paola Spena e il vescovo Arturo Aiello in occasione delle celebrazioni dell’Unità Nazionale in via Matteotti. Un appello forte alla pace e ai valori della solidarietà. A dare il via alla cerimonia lo schieramento della compagnia di formazione a cura del 232° Reggimento Trasmissioni, alla presenza del Prefetto di Avellino Paola Spena, delle Autorità Civili e Militari e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Dopo gli onori e la rassegna del Reparto schierato e la cerimonia dell’Alzabandiera il rito della deposizione della corona al Monumento dei Caduti memoria, in ricordo delle vittime che si sono sacrificate per la nazione.
“Questa ricorrenza – sottolinea Spena – vuole essere l’occasione per celebrare l’unità del nostro Paese e tutti coloro che ce l’hanno consegnata. E’ un’unità non solo territoriale ma anche di valori come solidarietà, pace, coesione, libertà di giustizia, principi che dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni. Ecco perchè ci colpisce particolarmente la situazione internazionale che stiamo vivendo, la guerra in Ucraina che va avanti e la tragica situazione in Medio Oriente. Forti dell’eredità che ci hanno consegnato i nostri bisnonni, credo che il nostro sforzo debba essere finalizzato a coltivare percorsi che possano portare ad una pace ed ad una comprensione reciproca. Un impegno che richiede, però, uno sforzo infinito. Di fronte a massacri che hanno turbato le nostre coscienze, tutti siamo chiamati a lavorare in questa direzione, alla ricerca di soluzioni sostenibili di pace”.
Si sofferma anche sul pericolo antisemitismo nel paese “Gli episodi a cui assistiamo anche in Italia sono segnali di discriminazione che ci devono sempre allarmare perché la storia ci insegna che non dobbiamo ripetere mai gli stessi errori e dobbiamo tenere vivi nella memoria gli orrori della storia, condannando qualsiasi atto che sia espressione di un antisemitismo anche solo sommerso”
Infine, il riferimento alle onoreficenze consegnate in Prefettura “Mi fa particolarmente piacere perché sono conferimenti che vanno ai cittadini, che interpretano i valori costituzionali e i valori della solidarietà, all’impegno ordinario nelle attività quotidiane si affiancano particolare umanità e voglia di promuovere il bene comune. Si tratta di riconoscimenti assegnati a chi si è impegnato nel campo della Salute con ricerche scientifiche, a chi ha svolto il suo lavoro con le forze dell’ordine nei confronti delle altre persone. A loro rivolgiamo un ringraziamento da parte nostra perché sono dei modelli a cui ci dobbiamo ispirare”.
E’ quindi il vescovo Arturo Aiello a sottolineare il valore forte di cui si carica la corona di alloro deposta al monumento ai caduti “Quella pianta che prima decorava la fronte degli atleti oggi ricorda il sangue di chi ha donato la vita per il bene della nazione. Il nostro grido deve essere quello di far cessare ogni guerra”. E’, infine, il sindaco di Avellino Gianluca Festa a sottolineare il ruolo decisivo delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza dei territori, ricordando il sacrificio dei nostri antenati per costruire una società libera e democratica
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