E’ dedicato alla tradizione fieristica in Irpinia, nel segno di “Fiere inVita”, la mostra documentaria promossa dall’Archivio di Stato di Avellino, in occasione delle Giornate del Patrimonio, promosse dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea e coordinata per l’Italia dal Ministero della Cultura. L’itinerario, che sarà possibile visitare il 23 settembre, dalle 16.30 alle 20.30 ripercorre le fiere che si svolgevano sul territorio, molte delle quali ancora oggi “in vita” e che raccolgono nelle nostre piazze usi, costumi e cultura attraverso il commercio di beni. Di qui la scelta di esporre documenti presenti in Archivio e facenti parte per lo più del fondo della Prefettura.
Il racconto delle fasi istitutive ed organizzative di questi eventi in Irpinia, a partire dal XIX secolo, pone l’accento su uno dei momenti di maggiore aggregazione nei nostri piccoli Comuni, capaci di unire il sacro con il profano. Le maggiori fiere, infatti, avvenivano in occasione di feste patronali o Santi molto venerati: non ha importanza quanto piccolo fosse il Comune, poiché un’intera comunità era comunque sempre in grado di muoversi per organizzare una festa per il suo santo patrono. Un esempio è rappresentato dalla fiera di Santa Caterina a Montecalvo Irpino, uno dei centri fieristici più importanti del meridione, con venditori ambulanti provenienti da varie zone del Sud. Evento antichissimo che si ripropone ogni anno alla fine del mese di novembre, inizio della stagione fredda e chiusura di quella agricola, dove appunto si acquistavano le scorte per l’inverno. Grande attenzione è riservata nei documenti anche alla storica fiera di Sant’Egidio a Montefusco, che vede la sua origine nel 1625 e si è sempre tenuta a pochi passi dal Convento dei Cappuccini dedicato alla Madonna delle Grazie e conosciuto da tutti come il Convento di Sant’Egidio.