Valle Ufita. Una nuova ricapitalizzazione per riavviare i motori di Industria Italiana Autobus. Almeno 50 milioni euro serviranno, infatti, per riaccendere le speranze di ripresa e ricominciare tutto daccapo.
Ma basteranno? Certamente il compito della nuova dirigenza, è dell’amministratore delegato Giancarlo Schisano, si fa abbastanza difficile. Come lo è stato per i suoi precedessori che, sopratutto gli ultimi, sono stati accompagnati all’uscita dopo l’ultimo incontro al ministero. Anche chi ha a consegnato i lavori, cioè gli autobus, da fare pare aver perso la pazienza: le commesse ci sono, ma anche le diffide e le revoche degli appalti che stanno partendo da parte degli enti pubblici. Oltre il materiale per lavorare che manca. Le ultime riguardano proprio 50 milioni divisi tra il Comune di Palermo, per 20 milioni di euro, e poi anche l’ Acamir di Napoli, altri trenta.
L’agenzia Campana di Mobilità, Infrastrutture e Reti, aveva chiesto un centinaio di autobus. Ma anche in questo caso niente da fare. E ritornano dubbi e perplessità su come superare questo momento. Quello di domani, convocato a Roma dal nuovo ad, sarà un incontro se non decisivo almeno importante. Quella che è una delle vertenze più calde di questa estate dovrebbe avviarsi verso una soluzione: sindacati e tute blu di valle Ufita sono consapevoli che, in questi giorni, si giocherà il futuro della fabbrica.
“Non è più possibile andare avanti così- infatti dicono alla vigilia dell’appuntamento nella Capitale, fissato per le ore 15- è un’attesa troppo lunga”. L’informativa” adeguata- come è scritto nella convocazione per domani-“sulla situazione aziendale cosa riguarderà? Se è per “l’ennesima ripresa-dicono le parti sociali- già lo sappiamo”. I sindacati chiederanno, a Schisano, che per ricominciare bisogna trovare altri 50 milioni di euro: e lo potranno fare un soltanto uno dei due soci pubblici, Invitalia oppure Leonardo. Mentre si attende di conoscere il socio, presumibilmente privato, che potrebbe far parte dell’azienda: oltre alla portoghese Caetano Bus, c’è il gruppo bolognese di Gruppioni, forse il più accreditato. Domani, quindi, sapremo quale passo in avanti potrebbe fare la vertenza.