Affida ad un video sui social il pensiero dell’opposizione su quanto sta accadendo. Il capogruppo di “Per Grotta-2027”, Vincenzo Barrasso, non risparmia giudizi al veleno sulla nomina ad assessora di Marisa Graziano.” Trasformismo e conservazione del potere: questo sono le parole d’ordine di un atto la cui matrice è basata sul baratto”. Barrasso ci va giù duro e così apre il video sulla pagina Facebook del suo gruppo. Inoltre sostiene che, questa vicenda, abbia accontentato le due parti: “Assessorato e indennità alla Graziano e sopravvivenza politica per il sindaco Spera”.
E aggiunge che, secondo la sua parte politica, “la maggioranza sia gravemente in crisi”. Se la neo assessora, nelle ultime elezioni, si è candidata con “Liberi e forti”, la lista opposta a quella del Rinascita, che poi la competizione elettorale l’ha vinta, sempre per il capogruppo di “Per Grotta-2027”, in lista insieme alla Graziano ma che in seguito ha creato un gruppo tutto suo, “quello a cui abbiamo assistito è un atto politico che va contro la volontà degli elettori”. Che la avevano votata in contrapposizione a Spera. Tutto questo, come pensa Vincenzo Barrasso,”attesta il fallimento politico della Rinascita. Che non esiste più”.
La maggioranza avrebbe, sempre secondo l’opinione della opposizione, “perso ogni credibilità”. Perché “accolgono (Spera, Grillo e Pascucci), oggi, chi tre anni fa ripudiarono, con violenza, sfiduciato Cobino”. Si ritrovano, insomma, è un fiume in piena Barrasso, “vecchi compagni di viaggio che recitano la partecipazione sempre: basata su asservimento e corruzione per i propri interessi economici, personali, professionali e familiari”. Barrasso lancia una accusa grave. E va avanti.” A pagare sono i cittadini che continuano a fare i conti con un paese sporco, disorganizzato, privo di servizi pubblici moderni ed efficienti”.