Grottaminarda – Ultimo consiglio comunale, a palazzo Portoghesi, prima delle ferie. E la maggioranza del sindaco Marcantonio Spera chiude la stagione affrontando la discussione, tra i quattro ordini del giorno, dell’emergenza idrica. Infatti, il consiglio comunale, ha fatto richiesta a Regione e Governo di rifacimento e sostituzione delle reti colabrodo di Irpinia e del Sannio.
In tutto quattro gli argomenti trattati: si iniziava con l’approvazione dei verbali della seduta precedente, quindi la salvaguardia degli equilibri di bilancio di previsione finanziario 2024-2026 e l’assestamento generale di bilancio. Poi il riconoscimento di un debito fuori bilancio dovuto ad una controversia tra il Comune e la Espurgo Express Srl. L’amministrazione comunale della cittadina ufitana è stata una delle prime ad accogliere l’invito del Comitato ‘Uniamo le nostre forze per l’acqua’: quello, cioè, di convocare i consigli comunali per deliberare in merito. E per mandare tutto al presidente della Provincia, Rino Buonopane, e al governo.
La proposta del Comitato è stata accolta favorevolmente dalla maggioranza mentre i due rappresentanti dell’opposizione, si sono astenuti. Vincenzo Barrasso, il capogruppo di “Per Grottaminarda-2027”, comunque, nel suo intervento ha sottolineato come, in questo modo, “i cittadini hanno commissariato la politica. Il consiglio comunale va a traino, incapace di fare proposte, quando la maggioranza ha la responsabilità di amministrare”.
Barrasso ha, quindi, espresso “apprezzamento per la proposta del Comitato, ma oggi è sconfitto questo consiglio comunale”. Ha, quindi, chiesto qualche cambio al testo della delibera. Di eliminare, cioè, il riferimento al Governo. Lasciando, invece, quelli alla Regione Campania. Prendeva la parola il sindaco Marcantonio Spera. Il quale si chiedeva, retoricamente, “se nei Comuni ai quali è stata recapitata questa proposta sono tutti incapaci? Perché il Comitato ha coinvolto tutti. Una proposta pregnante, emotiva, che deve arrivare agli enti che devono rivedere le loro decisioni”.
La politica del sindaco grottese, come quello della sua coalizione, “parte dal basso. E a partire da qui che, a chi deve arrivare, deve essere percepito”. Quello portato, oggi, in consiglio comunale “è il sentimento dei cittadini, che considerano l’acqua un bene pubblico”. Secondo Spera “la difficoltà di raggiungere i fondi è dettata da una situazione politica che ci impedisce di prendere soldi per cose importanti”. Il sindaco ha voluto soltanto “aprire uno spiraglio. Quello del Comitato è un accorato appello”. Quello che, questa amministrazione, doveva fare è stato fatto. “E’ necessario che si prenda una direzione piuttosto che un’altra. Sono sbagliate le tempistiche, i bandi per gli investimenti. Per questo occorre sensibilizzare chi decide”.
Il sindaco e gli assessori si sono confrontati con la Regione, discusso con l’amministratore delegato di Alto Calore, Antonio Lenzi, per il quale “ben venga – ha detto recentemente – un movimento che parta dal basso”. “Abbiamo buttato un sassolino nello stagno. Per qualcuno, forse, siamo capaci di fare solo questo”.