Dopo quattro mesi di indecisioni si fanno sentire i tre ex assessori di Grottaminarda, ai quali il primo cittadino Marcantonio Spera aveva tolto le deleghe a causa di sopravvenute incomprensioni politico amministrative. A seguito della sentenza della prima sezione del Tar di Salerno, a cui si erano rivolti, presidente Mezzacapo, che ha definito “infondato”, rigettandolo, il ricorso presentato da Michelangelo Bruno, Eddy De Luca e Doralda Petrillo. Rompono il silenzio, i tre consiglieri comunali di palazzo Portoghesi e desiderano, sottolineano in un comunicato diramato nel tardo pomeriggio, “fare chiarezza” in merito a quanto accaduto nelle ultime ore.
Bruno, De Luca e Petrillo ritengono, nonostante la sentenza di pochi giorni fa, “tutt’ora l’atto (del sindaco Spera, ndr) illegittimo”. Perché, secondo i tre, un accordo di rotazione, a metà legislatura, in giunta non sarebbe mai esistito. L’unico accordo preelettorale riguardava le dimissioni dell’altra ex assessora, Marilisa Grillo. Che, però, si dimise perché voleva tenere fede ai patti già stabiliti. Spiegandolo sui suoi profili social.
Con gli altri, invece, non sarebbe stato concordato. Secondo i tre ex assessori questa vicenda è caratterizzata da “pressioni politiche dei più stretti collaboratori”. Michelangelo Bruno, Eddy De Luca e Doralda Petrillo si dicono pronti “a continuare a lottare per la trasparenza dell’operato dei pubblici poteri, per la verità e la giustizia”. E sono disposti “a non fermarsi finché non sarà stata fatta chiarezza”. Concludono dicendo che non hanno mai pensato di essere reintegrati per percepire le indennità. E che “la sentenza del Tar non è definitiva”. Tutto fa pensare che si rivolgeranno al Consiglio di Stato.