Grottaminarda – Una vicenda cominciata alcuni mesi fa e terminata, con il ricorso al Tar di Salerno, dei tre ex assessori defenestrati dal sindaco Marcantonio Spera perché “erano emerse divergenze su visione politico amministrativa – aveva detto più volte il primo cittadino”.
Il Tar salernitano, prima sezione, ha definitivamente messo fine alla “querelle”, con la sentenza di emessa mercoledì scorso: il ricorso di Michelangelo Bruno, Eddy De Luca e Doralda Petrillo, il primo anche ex vicesindaco, è stato rigettato.
E i ricorrenti, difesi dall’avvocato Antonio Blasi, sono stati condannati a risarcire il Comune di Grottaminarda, difeso dall’avvocato Gaetano Paolino, con mille euro.”Oltre gli accessori dovuti per legge – recita ancora la sentenza-“. I tre ex assessori avevano ricordato, nel loro ricorso, la violazione dell’articolo 46 del decreto legislativo 267 del 2000, “eccesso di potere per mancanza di motivazione”,”provvedimento totalmente privo di motivazione, incomprensibili motivi della revoca”.
La sentenza del Tar scrive che”non sarebbero indicati i fatti che avrebbero determinato la lesione del rapporto fiduciario”. Quindi la prima sezione del Tar di Salerno, presidente Salvatore Mezzacapo, ha ritenuto”manifestamente infondato e, quindi, definibile”il ricorso dei tre ex assessori e, con la sentenza emessa l’altro giorno, la camera di consiglio pronuncia la sentenza.
Adesso si apre un caso politico al Comune di Grottaminarda.
Cosa accadrà? Bruno, De Luca e Petrillo si faranno finalmente vivi, dopo questi mesi trascorsi in silenzio? Resteranno in maggioranza o faranno un gruppo a parte? O, non è escluso, passeranno all’opposizione?