Dall’ufficio stampa del movimento “La Destra Grottese” riceviamo e pubblichiamo: “Con profondo rammarico assistiamo all’ennesimo atto ostile da parte dell’Amministrazione Spera nei confronti di chi ama davvero Grottaminarda. Questa volta nel mirino c’è Enzo Costanza, giornalista, cittadino attivo e da sempre innamorato dell’Irpinia, “colpevole” di aver promosso, insieme ad amici e associazioni locali, la pulizia della Fontana di San Tommaso, simbolo storico della comunità grottese. Un’iniziativa lodevole, civica, pulita. Ma che l’amministrazione ha trasformato in un “caso mediatico”, cercando rifugio dietro burocrazie e pretesti, invece di ringraziare pubblicamente chi – in piena sicurezza e senza alcun tornaconto – ha agito dove il Comune ha fallito per anni”.
“La realtà è chiara a tutti: la Fontana di San Tommaso versa da tempo in condizioni di abbandono. L’amministrazione Spera, pur avendo accesso a fondi Pnrr e altre opportunità di finanziamento, non ha mai provveduto a un intervento serio di recupero. Eppure, preferisce attaccare chi agisce, con passione e responsabilità, per evitare che il nostro patrimonio culturale venga inghiottito dal degrado. La Destra Grottese si schiera senza esitazione al fianco di Enzo Costanza, della Pro Loco, di Alfonso Cappuccio e di tutti quei cittadini e associazioni che – con cuore, braccia e fatica – hanno cercato di ridare dignità a un pezzo di storia locale. Il loro gesto non solo è stato corretto, ma ha rappresentato un esempio di cittadinanza attiva che dovrebbe essere premiato, non minacciato. In una nota sui social, il sindaco Spera ha parlato di “mancanza di autorizzazione”, di “presunti danni” e di “sacchetti lasciati a terra”. Parole che sanno di pretesto e che sembrano servire solo a demonizzare un atto di buona volontà”.
“Non c’è una diffida, si dice, ma c’è una lettera dal tono inquisitorio, che ha tutto il sapore di una punizione politica mascherata da atto tecnico. E’ bene ricordare che nessun cittadino ha mai subito danni per mano di Enzo Costanza. Semmai, il danno lo subisce il paese ogni volta che le istituzioni restano immobili o si preoccupano di colpire chi alza la testa. E allora ci chiediamo: dov’erano gli amministratori quando la fontana si riempiva di rifiuti? Quando i tombini erano ostruiti? Quando l’erba cresceva ovunque e nessuno interveniva? Oggi si svegliano, ma solo per tutelare se stessi, non il bene comune. La sospensione delle attività da parte delle associazioni locali è una sconfitta per tutti. Una scelta difficile ma comprensibile, visto il clima ostile e selettivo che si respira. C’è un’amministrazione che distingue tra ‘figli e figliastri’, che sostiene solo chi gli è utile, e che mortifica invece chi ha idee, iniziativa e amore per il territorio”.
“Ma Grottaminarda non è proprietà della giunta Spera, e i cittadini, ne siamo certi, stanno aprendo gli occhi. Chi oggi racconta favole e diffonde accuse infondate, sarà giudicato dai fatti e dalla memoria collettiva. Noi, della Destra Grottese, continueremo a essere la voce di chi ama Grottaminarda davvero. Di chi non si arrende, di chi agisce, di chi non ha paura. Siamo convinti che i cittadini sapranno scegliere meglio la prossima volta, e non si faranno più incantare dalle promesse vuote e dalle ‘rinascite’ di facciata. A Enzo Costanza, alle associazioni, agli amici volontari diciamo andate avanti. Non siete soli. Il paese è con voi”.