I Consiglieri comunali del Gruppo di minoranza “Scegliamo Pietrastornina” hanno prodotto una interrogazione consiliare per avere chiarimenti sui lavori di potatura degli alberi alla frazione Ciardelli Inferiore, dove «insiste un’area comunale a vede, dotata, tra l’altro di panchine e di alberi da ombra situati nei pressi delle stesse – scrivono in premessa – Inoltre l’area in questione è un vero e proprio spazio di aggregazione e socializzazione degli abitanti della zona; qualche settimana fa, le piante sono state interessate da operazioni di capitozzatura; queste operazioni di drastiche di manutenzione del verde pubblico, hanno destato notevole sconcerto e disappunto tra gli abitanti del luogo». I consiglieri richiamano quindi il decreto ministeriale 10 marzo 2020 che stabilisce i criteri ambientali minimi per il rispetto e la cura del verde pubblico. Altro passaggio considerato importante, quando il decreto recita: «In particolare, l’aggiudicatario deve evitare di praticare la capitozzatura, la cimatura e la potatura drastica perché indeboliscono gli alberi e possono creare nel tempo situazioni di instabilità che generano altresì maggiori costi di gestione”.
I consiglieri del gruppo “Scegliamo Pietrastornina” si rifanno anche alle linee guida per la gestione del verde urbano emanate sempre dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Esse sottolineano, tra l’altro, che “gli interventi di potatura che rappresenta la pratica colturale che maggiormente impatta le condizioni di vegetazione degli alberi. Una potatura male eseguita, che nei casi migliori è inutile, può danneggiare irreparabilmente un albero, accorciandone il ciclo vitale, indebolendolo, anche al punto di renderlo instabile e quindi pericoloso. Ad ogni stagione l’esecuzione di potature scorrette provoca danni economici enormi, oltre al danno paesaggistico ed all’erosione del nostro patrimonio arboreo”. Le stesse linee guida sono ancora più chiare quando condannano esplicitamente la pratica della capitozzatura definendola come “una delle principali cause delle cattive condizioni in cui versano molti alberi ornamentali”.
Per questi motivi i consiglieri Alfonso Lorenzo Urciuolo, Costabile D’Alessandro e Giovanni De Lisa chiedono, nella loro interrogazione consiliare, «perché nell’affidamento dei lavori non è stato tenuto conto della prescrizione richiamata dal Decreto; qual è stato l’ordine di servizio e da chi è stato impartito, ovvero sulla base di quale indicazione formale si scelto di praticare la capitozzatura degli alberi; se il personale che ha eseguito il lavoro era competente, se le indicazioni siano state date loro da tecnici abilitati e se sono state adottate le previste misure di sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro; se è stato quantificato un beneficio per l’ente derivante dalla legna ottenuta dal taglio, se la legna è stata venduta, se e quanto è stato incassato, in quale capitolo del bilancio tali somme sono previste; come mai non viene applicata la Legge 29 gennaio 1992, n. 113 che prescrive di piantare un albero per ogni neonato».
I consiglieri chiedono di avere risposta nella prima seduta di Consiglio Comunale utile e comunque nella tempistica prevista dallo Statuto Comunale.