Bisogna ragionare, molto pragmaticamente, per il bene della città, per governare nel migliore dei modi possibili. E’ passato circa un mese da quando si è aperta la crisi: troppo tempo. I festiani provano a convincere l’ex sindaco che la soluzione è semplice, e già c’è: la sindaca è pronta ad accettare la composizione della giunta proposta da Festa e si è detta anche disponibile a discutere sulle proposte programmatiche. O meglio Laura Nargi ha chiarito che il programma – le linee programmatiche votate in consiglio comunale all’inizio del suo mandato – può essere integrato senza problemi. E allora l’intesa si può fare.
Perché aprire la crisi a sei mesi dalle elezioni? Tornare al voto per quale ragione? La cosa sarebbe difficile da spiegare. Si dovrebbe ammettere che si tratta di un capriccio dell’ex sindaco che si è impuntato su di una strategia elettorale temeraria, dall’esisto incalcolabile.
Con le deleghe in giunta, i consiglieri festiani sono accontentati per metà. Festa non vuole scontentare il suo gruppo.
Inoltre, alcuni festiani non hanno gradito gli attacchi di Festa alla Procura. Bisogna cambiare strategia, dicono. Il video che l’ex sindaco ha postato sabato sulla sua pagina Facebook è risultato incomprensibile a molti. Lo scontro frontale con i magistrati, si sa, è pericoloso oltre che inaccettabile politicamente, istituzionalmente, semplicemente per un fatto etico. E Festa, determinato fino ad un certo punto, democraticamente, con buon senso, come sempre ha fatto – così dicono i bene informati – ha accettato i consigli dei suoi.
I festiani aspettano ora un segnale dalla sindaca. La trattativa è affidata ai Mario Spiniello, capogruppo di Davvero, e Monica Spiezia di W la Libertà. Nargi avrebbe fatto sapere che le proposte programmatiche dei festiani vanno aggiustate in qualche punto. Dettagli che porterebbero ad un programma ter. Un modo gentile per tornare a dialogare. Sarà forse una pace armata.
Intanto le deleghe agli assessori come stabilite dai festiani non si toccano: ai Lavori pubblici e Urbanistica, Tonino Genovese, Peppino Negrone all’Ambiente, Jessica Tomasetta alle Politiche sociali, Monica Spiezia all’Istruzione, Mario Spiniello al Patrimonio. La delega allo Sporti andrebbe a Gianluca Gaeta e non a Alberto Bilotta, come Nargi avrebbe voluto in un primo momento. Vice sindaca sarebbe ancora Marianna Mazza. In quota Nargi, ci sarebbe Alberto Bilotta con le deleghe ad Attività produttive e Commercio. Come tecnico rimane al suo posto, Alessandro Scaletti al Bilancio, che ottiene anche la delega alla cultura. Almeno un punto per Nargi, una concessione di Festa, un gesto di distensione.
Certo, Festa avrebbe voluto andare al voto, giocarsi la partita elettorale, ma ogni prestuosa motivazione di scontro è venuta meno: l’ex sindaco può pensare alle regionali. Non resterà infatti fuori dall’agone politico. Si dice che Festa abbia già avviato una interlocuzione con il governatore Vincenzo De Luca, suo ex nemico. Sempre che lo Sceriffo di Salerno decida di essere sino in fondo alternativo al Pd. In questo caso, Festa potrebbe mettere insieme una sua lista – qualcuno dice con Clemente Mastella, sindaco di Benevento -. Sarebbe un problema per gli altri papabili consiglieri regionali irpini ricandidati, ovvero Maurizio Petracca, esponente dem, e Livio Petitto, iscritto a Forza Italia.