E’ stata l’occasione per una riflessione sul ruolo della cultura per la rinascita dei territori la presentazione della raccolta di Stefano Acierno “Momenti”, tenutasi ieri mattina al Teatro Colosseo di Baiano. Un confronto, moderato dal direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa, per ribadire il valore delle radici e la possibilità di restituire un futuro ai paesi, partendo dal recupero della memoria. E’ stato Saverio Bellofatto dell’associazione La Piccola Cometa a sottolineare l’importanza dei momenti di confronto per rafforzare il tessuto socio-cultura di una comunità come quella di Baiano, che ha perso il ruolo di cerniera tra l’Irpinia e il napoletano e rischia di dove rinunciare anche alla sua identità. Il sindaco Enrico Montanaro ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale nell’azione di rilancio culturale del territorio “Siamo partiti dalla valorizzazione dei luoghi come questo teatro, riqualificato dall’amministrazione comunale e restituito alla comunità. Siamo convinti che i giovani rappresentino il futuro e sia necessario investire su di loro, a partire dalla promozione della lettura. Siamo orgogliosi di annunciare l’inaugurazione, nei prossimi giorni, della Biblioteca Comunale”. A coordinare il dibattito Silvana Acierno che ha anche letto alcuni componimenti della raccolta insieme a Wanda Arvonio e Antonio Lippiello. In particolare, Silvana Acierno, instancabile animatrice culturale, ha ricostruito, attraverso i versi di Tina Sarnelli, che si intrecciano nella raccolta a quelli di Stefano, il paesaggio di Baiano prima della seconda guerra mondiale, profondamente diverso da quella che appare ora.
E’ Mariella Del Basso, presidente della pro loco, a porre l’accento sulla sinergia stabilita con l’amministrazione comunale, che ha dimostrato grande sensibilità nei confronti delle iniziative promosse dalle associazioni. A ribadire la centralità dell’educazione dei giovani per la crescita di qualsiasi comunità Pasquale Napolitano, dirigente dell’Ic Baiano-Sperone che ha sottolineato la forza della poesia quando sceglie di raccontare i luoghi e l’importanza di offrire alle nuove generazioni spazi adeguati alle loro esigenze “La scuola ha un ruolo cruciale nella formazione delle nuove generazioni ma è chiaro che c’è bisogno di una rete con le altre agenzie formative che non sempre svolgono il loro ruolo fino in fondo.
Dal direttore Festa un appello a difendere il valore della memoria che rappresenta strumento indispensabile per salvaguardare la propria identità. “I versi ci consegnano veri e propri quadri del paese natale, in cui sono riconoscibili luoghi, paesaggi, chiese, come il bosco di Arciano, richiamo all’antico rito del maio. Ad emergere riti, tradizioni, usi e costumi di una terra che è tutt’uno col proprio essere”.
Di alto profilo anche l’intervento di Lorenzo Colucci, medico del Moscati, responsabile del reparto di radiologia che ha posto l’accento sul valore della nostalgia come elemento capace di dare nuova linfa al rilancio dei territori, trasformandosi in motore di trasformazioni possibili nel presente. Per ribadire che “Il rapporto di Stefano Acierno con Baiano è come quello di Ulisse con la sua Itaca, nel segno di una ricerca costante della propria terra”. Acierno si è soffermato sullo spirito da cui nasce la poesia, espressione di ricordi ed emozioni fissati su carta, viaggio nell’universo dell’infanzia ma soprattutto testimonianza del legame indissolubile con la propria terra. Dalla madre ai compagni di scuola, Acierno rievoca un mondo perduto che si affianca a quello delineato dai versi di Tina Sarnelli, sua zia, simbolo dell’universo delle donne, pronte a lottare per i propri diritti.