Dal palco di Piazza del Popolo, al fianco della Premier Giorgia Meloni, Modestino Iandoli, candidato a sindaco di Fratelli d’Italia per Avellino, rilancia capisaldi della sua campagna elettorale, quella costruita su una precisa identità politica, forte di una progettualità intrisa di valori e di obiettivi concreti, finalizzati a costruire per la città di Avellino, si spera finalmente, se i cittadini lo vorranno, una nuova classe dirigente. “Amiche ed amici sono qui come candidato sindaco per la città di Avellino, unico capoluogo di provincia al voto per la Campania, una regione ancora amaramente ostaggio del Pd di Vincenzo De Luca. La mia candidatura non è solo una precisa scelta di partito, ma assume su di se l’onere e la responsabilità di rappresentare il centrodestra politico nella mia città. Mentre gli altri mostrano apertamente la propria debolezza in un civismo di comodo, noi siamo rimasti fedeli ai nostri valori, alla nostra visione, alla nostra storia, consapevoli del fatto che il civismo per come declinato ad Avellino altro non è che la veste stracciata del trasformismo“. Ribadisce la volontà di “non rinunciare alla nostra identità e ai nostri valori. Non avremmo mai potuto cedere ad accordi con gli “epigoni ripudiati” del PD e del Centrosinistra che da sempre hanno “sgovernato la nostra città”. Abbiamo mantenuto la barra a dritta senza cadere nel trasformismo che mistifica l’identità del progetto politico. Avellino oggi vive una crisi morale senza precedenti ed era necessaria una risposta limpida, chiara e trasparente. Se non avessimo fatto la scelta di stare in prima linea, ma quella più comoda e rassicurante della prima fila, saremmo venuti meno alle nostre idee e a quel patto con gli elettori che ha consentito a Fratelli d’Italia di essere credibile e quindi di diventare il primo partito della Nazione. Se avessimo scelto le alleanze comode oggi Fratelli d’Italia non sarebbe al Governo e noi di Avellino abbiamo perseguito coerentemente la stessa strada. Non permetteremo più ai “mestieranti della politica” di rubare i sogni ai nostri giovani perché saremo garanti affinché il merito sia l’unica leva per affermarsi nella vita“. Iandoli sottolinea come “L’obiettivo è quello di costruire tutti insieme una città inclusiva e partecipata, nella quale nessuno rimarrà solo nelle sue solitudini. Costruiremo sulla cultura il nuovo capoluogo d’Irpinia, la terra di De Sanctis e Dorso, perché solo la cultura rende l’uomo veramente libero. La nostra Premier Giorgia Meloni sta cambiando l’Italia e dopo il voto dell’8/9 giugno cambierà di certo anche l’Europa. L’Italia ha riscoperto l’orgoglio nazionale ed il ruolo da protagonista che compete a chi l’Europa l’ha fondata. Non ci può essere Europa senza Italia e non ci può essere Italia senza Giorgia Meloni“.
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