Valle Ufita. Una nuova richiesta di incontro è partita, ieri, dalle segreterie nazionali dei sindacati per discutere della situazione di Industria Italiana Autobus. Che è, sembra, ad un punto fermo. Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Uglm e Fismic Confsal hanno infatti spedito al ministero del Mimit una lettera in cui si dicono” preoccupati per il perdurare della critica situazione finanziaria, produttiva e industriale” in cui versa lo stabilimento flumerese. E, quindi, insistono per una ennesima convocazione urgente del tavolo di crisi. Mentre l’ad di IIA, Giancarlo Schisano, potrebbe comunque chiamarli per settembre: quando farà sapere il piano industriale dell’azienda. Un momento, se accadrà, che le tute blu di valle Ufita attendono con ansia.”
Al momento, però, non c’è ancora una data di convocazione- dice Giuseppe Zaolino, segretario provinciale della Fismic-“. Da qui la necessità” delle segreterie nazionali di prendere carta e penna e fare un’altra richiesta ufficiale” per un incontro con il ministero, la sottosegretaria Fausta Bergamotto, e i vertici aziendali.”Perché- continua Zaolino- la preoccupazione la fa da padrona. E le voci che si inseguono sono troppe”. E, certamente, non positive.”Tutte concordano sulla gravità del momento “. Restano i dubbi che”attanagliano non solo Flumeri ma anche Bologna( Bredamenarini, ndr). Nessun aggiornamento in vista ma le ultime ore potrebbero essere importanti per il futuro dei seicento operai metalmeccanici. Con il nuovo management, Industria Italiana Autobus deve far capire di aver cambiato rotta. Valle Ufita, in questo momento, è la vertenza più scottante di questa provincia. Perché alla fabbrica che dovrebbe produrre autobus si aggiunge quella che riguarda il Polo logistico, che dovrebbe fare da appoggio all’Alta Capacità Napoli-Bari. Sono due cose che camminano insieme. E l’una non esclude l’altro.