Seduta monotematica e straordinaria, questa mattina, del consiglio provinciale di Avellino davanti ai cancelli dello stabilimento Industria Italiana Autobus (IIA) a Flumeri.
La riunione è stata convocata dal presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, dopo la richiesta in tal senso delle organizzazioni sindacali.
Istituzioni, sindacati e lavoratori stanno facendo fronte comune per evitare che Leonardo venda le proprie quote. Domani manifestazione a Roma davanti al Mimit.
“La IIA è un patrimonio del Paese che produce un benessere necessario alla transizione ecologica e al benessere collettivo.E’ questo l’incipit del documento approvato all’unanimità dal consiglio provinciale riunito davanti i cancelli dello stabilimento ufitano.
Cinque i punti con cui si chiedono impegni al Governo. E cioè convocato immediatamente il tavolo presso il MIMIT alla presenza degli azionisti e aziende che hanno presentato proposte di acquisto di quote IIA. Garantire la presenza del pubblico nella compagine societaria a grazie ad investimenti e occupazione. Trasparenza nelle decisioni. Completare la progettazione della stazione logistica e migliorare le infrastrutture presenti. Questo il documento, è c’è da registrare il forte appello del presidente Buonopane ai sindaci affinché possano partecipare domani a Roma con i gonfaloni. Appello a cui tutti hanno aderito per dare forza alla mobilitazione. Altro dato che viene fuori è quello relativo alla compattezza del territorio a difesa dello stabilimento.
Presenti all’iniziativa i sindaci, i segretari provinciali di Cgil, Cisl, uil ed Ugl e i segretario di settore. Ma anche tanti cittadini ed i lavoratori usciti per svolgere una assemblea
Forte la denuncia dei sindacati nei confronti di eventuali acquirenti, ritenuti, alcuni, non affidabili.Il segretario dell’Ugl Copstantino Vassiliadis cha posto l’accento sulla proposta di una cordata con Gruppioni chiedendo di verificare se c’è stata davvero e perché non è presa in considerazione. Tutti gli interventi hanno posto in risalto l’importanza dell’azienda per il territorio, già vandalizzato da scelte inopportune, è per il sistema trasporto italiano.