La tavola rotonda per parlare di Industria Italiana Autobus si è spostata, ieri sera, ad Ariano Irpino. Convocata dall’onorevole Generoso Maraia, insieme alle organizzazioni sindacali e ai primi cittadini del comprensorio. E, soprattutto, per decidere le prossime iniziative da intraprendere in vista dell’incontro al Mimit del 23 maggio, che, se non cambieranno le cose, in molti giudicano inutile.
Ieri sera nella città del Tricolle, si è dato vita ad un nuovo capitolo della battaglia per non far chiudere lo stabilimento flumerese. Ed è, forse, questa una delle ultime possibilità per scongiurarla. Giuseppe Morsa, segretario provinciale della Fiom, sostiene che “è servita una nuova riflessione su come stanno le cose“. Anche per il segretario provinciale della Fismic, Giuseppe Zaolino, “siamo partiti col piede giusto, qui ad Ariano“. Per la Fiom “ci sono lati oscuri nella trattativa che ha portato alla potenziale acquisizione dei Civitillo“. Per cui si chiedono “approfondimenti – continua Morsa – e di verificare i comportamenti degli advisor“. Non è escluso nemmeno un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, sede di competenza, e alla Corte dei conti: “Finalmente siamo passati dalle parole ai fatti – aggiunge Zaolino -. L’obiettivo di questa denuncia è capire se ci siano colpevoli in questa vicenda. Chi ha sperperato 200 milioni di denaro pubblico? Anche perché, questo governo, non ha paura degli scioperi ma ha timore di inchieste e di indagini“.
Dal Ticolle partirà, quindi, una nuova ondata di scioperi. E come sottolinea il segretario provinciale della Uil, Luigi Simeone, questo “sarà un modo forte per far capire che la valle Ufita non ci sta e che, da qui, non si passa. Perciò organizzeremo uno sciopero generale. Perciò scenderemo in piazza, con una grande manifestazione, insieme ai padri e ai figli di questa valle, per dire che anche da queste parti può esserci futuro“. E, infatti, già da oggi si lavorerà. I sindacati si ritroveranno in seduta permanente, per stabilire il giorno dello sciopero generale che potrebbe essere martedì 21 maggio. Lo stato di agitazione delle tute blu permane. Intanto anche ieri pomeriggio c’è stato uno sciopero con corteo all’interno della fabbrica. Come fatto anche stamattina. “Anche i sindaci sono dalla nostra parte -chiude Giuseppe Morsa -. Proseguiamo in questa direzione“.
Il sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera: “Si procede verso uno sciopero generale a Grottaminarda, il 21 maggio prossimo, probabilmente. Le sigle sindacali definiranno, oggi, la prossima manifestazione di piazza, mentre l’onorevole Maraia studierà un esposto – denuncia alla Procura e alla Corte dei conti-. L’auspicio più desiderato, emerso dall’incontro di ieri, è che tutti i sindaci, i deputati regionali e di governo, e i consiglieri provinciali che pure si stanno spendendo anche se in modo episodico, accompagnino la lotta ancora con più passione. Per strappare le garanzie migliori -continua Spera – affinché la vertenza Ufita che, attraverso la Piattaforma Logistica e la IIA, pubblica anche se con qualche privato, assurga a tema politico, economico e strategico italiano per la rinascita dell’Irpinia e del Sud. La IIA dovrà essere il simbolo del nostro riscatto, i pullman, in Irpinia, dovranno rappresentare il volano della crescita economica e del Made in Italy di eccellenza italiana“.