FLUMERI – Uno dei problemi da risolvere, per i Civitillo, è quello della sede bolognese di Industria Italiana Autobus. E, dalla ex Bredamenarini, si mantiene alta l’attenzione sui programmi futuri dei nuovi proprietari dell’unica fabbrica in Italia che lavora gli autobus per il servizio pubblico. In attesa dell’incontro di lunedì prossimo, 16 settembre, al Mimit di Roma, ce ne è stato un primo, di preparazione, ieri pomeriggio proprio nel capoluogo emiliano. La Seri Industrial ha discusso con le Rsu aziendali e i sindacati territoriali di Fim, Uilm e Fiom, delle nuova gestione di IIA. Per sindacati e lavoratori, come hanno scritto nel comunicato stampa, “il confronto per Bologna è in salita”.
Ai Civitillo è stata “ribadita la richiesta della tutela lavorativa dei 153 lavoratori della ex Bredamenarini”. Oltre ad un “progetto serio per rilanciare lo stabilimento”. Senza dimenticare “innovazione e ricerca” per quanto riguarda la parte produttiva. Per le tute blu bolognesi, non sono giunte le risposte che si attendevano. “Non sono stare esaustive” infatti scrivono i sindacati. E aggiungono che, da una parte, i Civitillo “condividono, solo a parole, la volontà della salvaguardia degli attuali occupati”, sulla produzione a Bologna invece “non si riscontrano sviluppi positivi “. E’ una sfida, quella lanciata da Rsu e Organizzazioni Sindacali, alla nuova proprietà in merito al futuro dello stabilimento bolognese. Un futuro che “preveda la garanzia occupazionale anche con nuove produzioni all’interno dell’azienda “. Al termine dell’incontro, così il comunicato stampa, “la parte aziendale si mostra disponibile ad affrontare le richieste sindacali, coinvolgendo anche le istituzioni e prevedendo una serie di incontri successivi” al nazionale di lunedì prossimo nella Capitale.