Valle Ufita. Produzione a rilento. I milioni di euro, col segno meno, non si fermano. Questo lo stato dell’arte ad Industria Italiana Autobus a poche ore dall’incontro di domani, a Roma, al Ministero delle Imprese e del made in Italy, dove sono stati convocati i vertici dell’azienda e i sindacati. Sarà un altro viaggio della speranza o ci saranno ulteriori novità? Una cosa certa, probabilmente l’unica, è la progressiva uscita di scena di Leonardo che, insieme ad Invitalia e Karsan, è il maggior azionista. Lo ha già fatto sapere e lo ha ribadito in una accesa riunione a tre. Leonardo detiene il 22 per cento del pacchetto di maggioranza e la sua scelta comporterebbe altri tipi di indirizzi.
Il supporto pubblico verrebbe meno e tute blu e sindacati stanno lottando perché questo non accada. Nella convocazione di domani l’amministratore delegato, Giancarlo Schisano, dovrà presentare il piano industriale. Chiesto, tra l’altro, non solo dagli operai, ma anche dal Ministero. Intanto sale la preoccupazione, perché si fanno sempre più insistenti le voci di una dismissione proprio di IIA. Come ha rivelato, recentemente, il Corriere della Sera. A causa della situazione finanziaria dello stabilimento di valle Ufita. Ma operai e sindacati non mollano. E la prossima riunione sarà importante. Anche perché il Ministero dovrà far sapere quali sono le manifestazioni di interesse delle aziende che vorrebbero entrare a far parte del gruppo. Una di queste, ad esempio, è la Psg di Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone Calcio.