Valle Ufita. Questa mattina sit in delle tute blu di Industria Italiana Autobus sotto la Prefettura di Avellino. Per oggi i sindacati hanno proclamato, infatti, otto ore di sciopero. A palazzo di Governo, poi, sono stati ricevuti dalla dottoressa Gamerra, vice prefetto, i segretari provinciali di Fiom, Uilm e Fismic, Giuseppe Morsa, Gaetano Altieri e Giuseppe Zaolino. I quali hanno evidenziato le preoccupazioni degli operai dello stabilimento di valle Ufita in merito alla sostituzione, all’interno del pacchetto di maggioranza, di Leonardo con il gruppo Seri, dei fratelli casertani Civitillo. Questo vorrebbe dire che, il Cda della IIA, si allontanerebbe dall’avere la caratteristica di stampo pubblico. Anche perché, a lasciare, sarebbe anche Invitalia. A questo punto oltre ai Civitillo, un altro possibile acquirente è il gruppo Stirpe. Quello, per intenderci, del presidente del Frosinone Calcio, squadra che milita nel campionato di serie A. In nessuno dei due casi, pero’, c’è una grande esperienza nel campo della lavorazione degli autobus. Ma non sarebbe soltanto questo a far dubitare operai e sindacati: che chiedono, infatti, anche un piano industriale certo, il risanamento dei debiti di Industria Italiana Autobus e, quindi, le commesse per poter lavorare gli autobus.
Dice Gaetano Altieri, segretarioprovinciale della Uilm:”Consegneremo un documento in cui saranno evidenziate tutte le nostre perplessità sull’operazione che si sta facendo con il gruppo Seri. Il prefetto invierà, poi, al ministero il nostro documento sottolineando le criticità che abbiamo esposto soprattutto in merito alla necessità di fare rimanere il soggetto pubblico all’interno del pacchetto societario che si andrà a definire”.”La manifestazione di questa mattina ha sortito un effetto importante-cosi il segretarioprovinciale della Fismic, GiuseppeZaolino-. Abbiamo detto a chiare lettere che, aldilà della preoccupazione forte che abbiamo rispetto all’arrivo degli imprenditori di Caserta, quello che ci importa è un’altra cosa”. I
sindacati, infatti, hanno chiesto al vice prefetto che l’argomento di cui hanno parlato, e quindi perplessità e preoccupazioni di sindacato e operai,”arrivi oggi stesso al governo e al Mimit”. Perché non si debba tenere loro all’oscuro delle prossime decisioni.”Prima che si decidano quale potrà essere il nuovo soggetto in sostituzione di Leonardo- continua Zaolino- vogliamo essere chiamati a Roma. Prima e non dopo”. E lo sottolinea con forza. I sindacati, quindi, vorranno essere informati”preventivamente perché se ci troveremo davanti al pacco, e al fatto compiuto, continueremo la nostra battaglia fino in fondo”.
Giancarlo Vitale