“Cominceremo una lotta per il definitivo rilancio di questo territorio. E, stavolta, dovranno ascoltarci. Perché le parole non bastano più”. Il sindaco di Grottaminarda Marcantonio Spera lancia la mobilitazione per tentare di salvare l’Industria Italiana Autobus.
Sindaco, una settimana intensa ed importante l’attende
“Infatti, sono stato ad Avellino due volte ieri, per il Consiglio Provinciale, in mattinata, e nel pomeriggio per una assemblea pubblica per la IIA organizzata dai Sindacati. In verità non c’erano tutte le sigle sindacali, e non c’erano tutti i Sindaci. Non c’erano nemmeno i deputati regionali, impegnati a Napoli nel Consiglio Regionale. Io ho spostato l’assemblea pubblica a Grottaminarda, la faremo infatti domani, organizzata per la vertenza Ufita che ora ingloba anche l’ennesimo problema legato allo scippo del Corso Universitario in Scienze Infermieristiche della Vanvitelli dal Polo Grottaminarda /Ariano/Mirabella. Mercoledì pomeriggio alle 18.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Grottaminarda verrà affrontato il Problema nell’ottica politica generale e anche in chiave elettorale vista la scadenza politica delle Europee”.
Vertenza Valle Ufita. Servirà a mantenere caldo un tema che dovrà coinvolgere tutti. Se si vuole davvero lo sviluppo di questa provincia
“Per questo ho invitato tutte le forze politiche, sindacali e padronali, i cittadini, i deputati regionali. Le nostre “zone interne”, le nostre martoriate Comunità non potranno reggere altri insulti. Il Governo dovrà spiegarci perché tante ingiustizie tutte insieme cercando di scaricare le colpe sulla Regione Campania. Intanto rischiano di ucciderci tutti. Ieri il Segretario della UIL, Luigi Simeone ha evocato azioni eclatanti, altro che barricate, se non avremo risposte convincenti e salvifiche nelle prossime settimane. Ovviamente i Cittadini sono attenti, stanchi, e provati. Sparita la Piattaforma Logistica, a rischio la IIA, scippata l’Università, la ZES evaporata, e le Disautonomie Differenziate alle porte. Sarà una primavera dura”.
La vicenda legata al polo universitario di Grottaminarda, con lo spostamento del Corso di laurea triennale in Infermieristica a Caivano. Non le sembra che siamo di fronte all’ennesima guerra tra poveri?
“Noi siamo per Caivano, ma non per la morte di Grottaminarda. Chi ha deciso, come, dove. E quando? Nell’incontro di Avellino non ho potuto chiederlo anche al Presidente della Provincia ma spero che, Buonopane, venga a Grottaminarda mercoledì. Non ho potuto chiederglielo ma ho invitato tutti e soprattutto gli esponenti del Governo, tra i quali l’onorevole Gianfranco Rotondi che ha stranamente presieduto e concluso la riunione che abbiamo fatto per IIA”.
La politica, il suo partito, sembra insofferente alle sue iniziative. È solo una sensazione?
“Non capisco questa domanda, ho criticato il PD perché non fa chiarezza proprio sul Presidente della Provincia con un temporeggiare inspiegabile e pieno di contraddizioni. Per questo ho usato il termine imbolsito, ma l’ho fatto per proteggere il Partito, l’unico vero partito ancora vivo. Dopo circa 6 mesi di legislatura, circa un quarto dei due anni canonici per il Consiglio Provinciale, il Presidente Buonopane ancora non ha nominato un Vice, non ha conferito deleghe e governa in solitaria come pare abbia fatto nei due anni precedenti. Nessuno gli dice niente, il partito non parla, tranne me, aspettando le elezioni di Giugno forse, mentre la Provincia langue, i problemi aumentano giorno dopo giorno con fondi disponibili, pare! Siamo messi male e mi dispiace tantissimo vedere gli altri Consiglieri Provinciali, quasi tutti di lungo corso, amministratori eccellenti di quasi tutti i partiti, umiliati da una attesa ingiustificata e indegna. Il PD deve riflettere, e cambiare passo, mantenendo la schiena dritta e il timone saldo. Anche la storia dell’Alto Calore non può essere dimenticata. Comunque io mi sento stimato dal PD Provinciale e lavorerò sempre con rispetto e coraggio”.
Sindaco barricadero: così la hanno definita. Le piace questa etichetta?
“Io invece sono una persona mite e diplomatica e vorrei evitare le barricate. Purtroppo, sono anche orgoglioso e leale e gli attacchi alle nostre Comunità sono ormai inaccettabili. Io credo nelle aggregazioni civili di persone laboriose e oneste e pertanto lotterò con i sindacati, con i sindaci, con i cittadini, con gli imprenditori per lo sviluppo della Valle dell’Ufita, per la crescita della Città dell’Ufita in una Irpinia forte e vincente. Le barricate non dovranno servire ma se servissero le faremmo tutti insieme”.