Il 23 dicembre di 132 anni fa a Morra De Sanctis nasceva Maria Gargani, in religione
Maria Crocifissa del Divino Amore fondatrice delle Suore apostole del Sacro Cuore. È
venerata come beata dalla Chiesa cattolica, che ne celebra la memoria liturgica il 23
maggio. Poco più di mille anime, il borgo è situato nell’alta valle dell’Ofanto. Già Morra
Irpino, il paese cambiò nome nell1934 in onore del famoso letterato Francesco De
Sanctis, anche lui originario del luogo. Lei, “una luce nascosta che splendeva nel
mondo” come ebbe a dire Padre Pio da Pietrelcina, di cui la giovane insegnante
divenne sua figlia spirituale nel 1913 finché Dio le fece intendere direttamente
attraverso eventi e che Padre Pio confermò che la voleva nel chiostro ma in un
convento fondatrice di Apostole, a cui comunicare i suoi ardori di bene per le anime e
che fossero la continua dell’apostolato iniziato da lei fin dal suo primo anno di
insegnamento nelle scuole elementari di San Marco La Catola. A suscitare in me un
interesse particolare per Maria Gargani è stato Stefano Campanella, direttore a San
Giovanni Rotondo dei media che ruotano attorno alla figura del Santo di Pietrelcina.
Incontrandolo qualche settimana fa ha voluto omaggiarmi del libro “ Il sole a
Mezzanotte- Maria Gargani- Apostola del Sacro Cuore” – San Paolo, euro
12,00 un testo prezioso per conoscere la storia di questa religiosa, cresciuta in un
ambiente religioso e ben presto consacratasi a Dio. “La Gargani fu un personaggio
sempre un passo avanti rispetto alla sua età e al suo ruolo, tra le intelligenze più
all’avanguardia dell’inizio del secolo scorso” -dice Stefano Campanella. Come il papà e
le altre sorelle, Maria Gargani ottiene il diploma magistrale, vincendo, giovanissima, il
concorso per l’insegnamento nella scuola elementare di San Marco la Catola, una
piccola cittadina dell’alta Puglia. Giunge a San Marco la Catola nel 1913, dove
intraprende il suo lavoro di maestra e il cammino nel Terz’Ordine Francescano.
All’ombra del convento dei Cappuccini vive una intensa vita cristiana e conosce i due
direttori spirituali di San Pio, Padre Agostino e Padre Benedetto, trovando in loro delle
guide sicure per la sua anima assetata di Dio e tutta in “verticale”. Padre Agostino si
rende ben presto conto che quella di Maria è un’anima favorita da Dio dà grazie
speciali e già l’affida al suo altro figlio privilegiato, Padre Pio da Pietrelcina,
chiedendogli consigli e preghiere per lei, con l’intenzione di avviare un contatto
spirituale tra le due anime. L’occasione si presenta quando nel 1915 Padre Agostino
deve partire per il fronte come cappellano militare ed esorta Maria a scrivere a Padre
Pio, per affidargli la direzione della sua anima. Alla prima lettera inviata da Maria,
Padre Pio risponde di essere «superlativamente lieto e riconoscente di aver conosciuto
i vostri preziosi caratteri, siccome un giorno Gesù mi fece conoscere la vostra anima»
È la prima di una intensa corrispondenza epistolare, intervallata da incontri personali
tra San Pio e Maria Gargani avvenuti a San Marco la Catola nell’aprile del 1918,
quando il Santo si reca lì per intrattenersi alcuni giorni con il suo direttore spirituale. La
Gargani ricorda così questi giorni di grazia nel suo diario spirituale: «Il Padre Pio mi
volle nelle ore pomeridiane ogni giorno da lui nel Convento. Già ci conoscevamo per
corrispondenza, e con quanta carità trattò l’anima mia… non lo posso dire… Nei
colloqui ebbi a sorbire tanta infusione dello Spirito Santo che mi pareva godere uno dei
tocchi del Tabor per cui l’anima desiderava, come gli Apostoli, rimanere sempre lì con
quei soavi colloqui». Invece così la ricorda Madre Gloria Pasquariello già Superiora
Generale della congregazione religiosa fondata da Maria Gargani. “Ricordo ancora il
suo sguardo penetrante di quei suoi occhi neri che sembravano fotografarti l’anima. E
non potrò mai dimenticare il suo modo di pregare dolce, estatico”. È stata lei a volere
questa pubblicazione esortando il giornalista di San Giovanni Rotondo, autore prolifico
di molti altri volumi su Padre Pio, a scrivere una biografica compiuta e completa su
Madre Maria Gargani. Il 12 settembre 1988 ebbe inizio la fase diocesana del processo
di beatificazione, conclusa il 16 maggio 2002. La “Positio super virtutibus”, preparata
nel 2007, fu sottoposta nel 2013 all’esame dei membri della Congregazione delle
Cause dei Santi. Il 7 luglio 2017 papa Francesco autorizzò la promulgazione del
decreto con cui la Serva di Dio Maria Crocifissa poteva essere dichiarata Venerabile.
Ai fini della beatificazione la Chiesa cattolica ha considerato miracolosa la guarigione
della quarantaseienne Michelina Formichella, domestica di Torrecuso (BN), affetta da
un tumore maligno al piloro. Il 22 luglio 1975 i medici la operarono, ma interruppero
l’intervento perché la trovarono piena di metastasi e dovettero ricucirla senza
asportare nulla. Le furono dati tre mesi di vita, dal momento che la neoplasia si era
diffusa al fegato, al pancreas e al mesocolon. Il 5 agosto fu dimessa senza speranze
dall’ospedale. Durante la malattia la donna non aveva smesso d’invocare madre Maria
Crocifissa, che aveva conosciuto e di cui era devota, e due mesi dopo il ritorno a casa
la sognò mentre le preannunciava la guarigione. Al risveglio non aveva più alcun
sintomo, e in breve tempo poté tornare al suo lavoro. La donna morì nel 2015 per un
infarto del miocardio, senza aver mai avuto ricadute nella precedente malattia. Il 26
gennaio 2018 papa Francesco ha riconosciuto che la guarigione era da ritenersi
inspiegabile, completa, duratura e ottenuta per intercessione della Venerabile Maria
Crocifissa del Divino Amore, la cui beatificazione è avvenuta il 2 giugno 2018. È stata
la prima figlia spirituale di Padre Pio a diventare beata. La Chiesa la ricorda il 23
maggio.
(Antonio Corbisiero)