Si dice preoccupato Enzo De Luca: “Abbiamo raggiunto un grande risultato, eppure sembra che non ce ne siamo resi conto fino in fondo. Una candidatura condivisa tra Avellino, Napoli e Roma è una gran bella vittoria politica”.
Non è stato facile. Perché nel Pd non tutti si sono detti subito d’accordo.
Il senatore parte da un dato: “Il profilo è quello giusto: Antonio Gengaro rappresenta la migliore scelta possibile di candidato a sindaco del centrosinistra. L’amministrazione di Antonio Di Nunno che ha visto Gengaro come vice sindaco – allora io ero segretario della Dc irpina – è stata per Avellino una stagione positiva”.
C’è poi un altro elemento: “Gengaro mette insieme oggi idealità cattolica e Sinistra, Elly Schlein e Stefano Bonaccini. E’ qualcosa che il Pd nazionale non riesce ancora a fare”.
Terzo punto da chiarire: “E’ stata la coalizione di centrosinistra a proporre Gengaro e c’è stato poi il via libera da Roma: il patto è stato sigillato da Piero De Luca“.
L’alleanza tra Pd, 5stelle e gli altri alleati “ad Avellino risulta ancora più importante se si guarda a ciò che avviene in Puglia e in Piemonte”, osserva De Luca.
C’è una linearità nel percorso politico seguito perché il modello di alleanza “ha funzionato anche per l’elezione del presidente della Provincia, Rino Buonopane. Penso che si possa replicare poi anche alle regionali. Avellino è un esempio da seguire”.
Bisogna “ritrovare coesione, senso di appartenenza, entusiasmo. E accelerare la fase organizzativa”, è il monito dell’ex senatore.
Che rinnova l’appello all’unità: “Siamo il centrosinistra, siamo all’opposizione di un governo pericolosamente di Destra, ma amministriamo la Regione Campania e in Irpinia la maggior parte dei Comuni, compresa la Provincia”.
Per il capoluog c’è un solido programma: “Ad Avellino la coalizione ha elaborato una proposta partecipata con i cittadini: c’è voluto un anno di lavoro. E’ questione di coerenza ora tenere fede a questo percorso”.
Parla del momento difficile che attraversa la città: “La legalità è prerequisito imprescindibile dell’impegno politico. I partiti devono farsi carico della questione. Sono d’accordo con il procuratore della Repubblica, Domenico Airoma, quando afferma che nessun cittadino può restare indifferente, figuriamoci le forze politiche”, chiusa.
I partiti debbono riacquistare credibilità, insiste De Luca, che aggiunge: “Mi auguro che possa essere fissata la data per il congresso regionale del Pd. Questo significherebbe legittimare il partito della Campania. La mancanza di politica genera l’astensionismo”.
E sulla decisione di contrassegnare la nuova tessera del Pd con il volto di Enrico Berlinguer: “Domenica spero ci possa essere un chiarimento in direzione nazionale. Il mondo cattolico ha sempre guardato a Sinistra, è parte integrante del Pd. La dottrina sociale ce lo insegna e un secolo di storia lo testimonia: Sturzo, De Gasperi, Moro, La Pira e infine Bianco e Ciriaco De Mita. Penso che l’immagine di Berlinguer sulla tessera non renda giustizia neppure a questo grande leader del Pci”.