Ripartire dal nuovo meridionalismo di Raffaele Aurisicchio per affrontare le sfide del presente con la consapevolezza delle cantralità che rivestono le piccole e medie imprese nell’economia del paese. Lo sottolinea Luca Beatrice, presidente della Cna in occasione dell’incontro dedicato ai 50 anni dell’associazione, in una Camera di Commercio gremita. “Vogliamo partire dall’anniversario dei 50 anni dell’associazione – prosegue Beatrice – per guardare al futuro, a partire dalle criticità del presente. Abbracciare il meridionalismo di Raffaele che è stato l’anima dell’associazione significa portare avanti la battaglia sull’autonomia differenziata, promuovendo il referendum su cui c’è stata oggi una pronuncia della Corte di Cassazione ma significa anche guardare alle nuove tecnologie, essere al passo con i tempi. Tanti i nodi da sciogliere. Penso alla questione degli sgravi contributivi per l’occupazione, alla Zes Unica Sud, alle percentuali di detrazioni di imposte. L’annunciata riduzione, che poi non c’è stata, ha determinato una contrazione degli investimenti e dunque dello sviluppo”. Rivendica con forza il ruolo delle piccole e medie imprese nella costruzione del paese, anche se la sinergia con le altre associazioni di categoria è spesso mancata: “Con Confindustria ci sono stati, in passato, contrasti relativamente alla questione della Camera di Commercio. Malgrado ciò, ci confronteremo sui temi ma riteniamo che l’azione di enti come la Camera di Commercio debba essere rivolta a piccole e medie imprese che hanno bisogno di incentivi e sostegni, in un momento difficile come quello in cui viviamo”. Commosso il ricordo di Raffaele Aurisicchio “Grande è stato il suo contributo in termini di umanità e attenzione alle fasce deboli, ci ha lasciato la capacità di leggere nelle cose, di capire questioni difficili, che non erano facilmente comprensibili, la voglia di imparare e stare sulle cose con la passione per il confronto e dialettica, la consapevolezza che l’impegno politico riguarda tutte le classi e tutti i cittadini”.
E’ quindi il questore Pasquale Picone a sottolineare l’importanza per la Polizia di Stato di essere al fianco di chi produce “Sappiano bene che l’Irpinia non è mai stata un’isola felice, a causa della presenza di quello che era il Clan Partenio. Abbiamo decapitato i vertici del clan ma la guardia deve restare alta. Di qui l’appello alle piccole imprese a rivolgersi immediatamente alle forze dell’ordine, alla minima pressione subita dalle organizzazioni criminali. Poichè, dovendo già fare i conti con la pressione che arriva dal costo dell’energia e le tante difficoltà legate alle leggi del mercato non è accettabile doversi confrontare anche con i condizionamenti imposti dalla criminalità. La questura sarà sempre aperta alle vostre esigenze”.
Berardo Pesce, attuale Segretario provinciale della CNA Avellino spiega come l’associazione sia nata negli anni ’60 dal desiderio di alcuni imprenditori di riunirsi per fare massa critica e far valere i propri diritti “Tante le conquiste portate avanti, dalla battaglia sulla Minimum Tax a quelle sul fronte fiscale, ma oggi finiamo troppo spesso per restare ai margini dei tavoli di contrattazione”. Spiega come “malgrado le innovazioni e le trasformazioni che hanno attraversato i sistemi di lavorazione dei materiali la legge che regola le piccole e medie imprese è rimasta la stessa dal 1985″. Ricorda la nascita nel 2010 della Rete Impresa Italia che riunisce artigianato e commercio, il sostegno offerto alla nascita dei Gal, dei distretti industriali e per il commercio, la presenza nei comitati Inps e Inail, la task force allestita in tempi di Covid”. Q
uindi rende omaggio al primo segretario Enrico Iannuzzi. E’ la figlia Enrica a ricordare la passione e l’impegno che lo guidavano ogni giorno, sempre al servizio della città “Era un uomo che viveva tra la gente. La sua sfida con il Cna è strettamente legata all’impegno con il Partito comunista, nasceva dalla presa di coscienza del peso socioeconomico della realtà delle piccole impresa, dalla volontà di restituire dignità ai piccoli imprenditori. Credeva in valori come lo sviluppo partecipato e l’associazionismo che oggi sono concetti di uso quotidiano”. Commosso anche il ricordo di Noemi Aurisicchio che ricorda le battaglie del padre, sempre in difesa delle fasce deboli. E sono davvero tantissimi militanti o figure di spicco presenti in sala a rendergli omaggio come Alberta De Simone, Roberto Montefusco, Rosetta D’Amelio, Ranieri Popoli, Vittoria Troisi. Que