Una riflessione sul valore della ragione che sempre deve guidarci nei conflitti del nostro tempo, che non può non interrogarsi sul rapporto tra uomo e società e sulle relazioni tra soggetto e oggetto rappresentato. E’ il senso della lezione del filosofo Massimo Cacciati, ospite ieri della rassegna “Intrecci” a Sant’ Angelo all’Esca. A precedere il confronto gli interventi dei sindaci di Sant’Angelo all’Esca Attilio Iannuzzo, di Luogosano Carmine Ferrante e Taurasi Antonio Tranfaglia. Il filosofo è stato poi in visita al Castello di Taurasi, conquistato dalla bellezza del maniero. Inevitabile la riflessione sul futuro delle aree interne: “Dipende dai giovani, da se riusciranno a trovare opportunità di lavoro per rivitalizzare questi luoghi, dagli aiuti intelligenti che arriveranno da parte di amministrazioni locali e centrali che devono sostenere le vostre iniziative. Non certo dagli aiuti assistenziali”. Il 16 giugno, la rassegna accoglierà Amedeo Colella nei giardini del Palazzo ducale di Avella – a parlare di genius loci e dell’importanza del dialetto, con lo spettacolo “Nisciuno nasce ‘mparato” Il 13 luglio, lo storico Franco Cardini sarà a Luogosano, per trattare di “ Crisi dell’Occidente moderno” . Chiuderà il festival, il 5 ottobre, Umberto Curi con “La Cura come ascolto”.
Il festival, promosso dall’Associazione Elis Aps, e diretto da Raffaella Luise, con la consulenza scientifica di Daniela Calabrò ( Università di Salerno) Pietro Luise e il coordinamento di Pierluigi D’Ambrosio, Pietro Di Fronzo , Michele Ferrante,Michele Venezia vuole essere un itinerario per andare alla scoperta del territorio, a partire dall’intreccio tra filosofia, letteratura e società. Il festival ha il Patrocinio della Regione Campania, della Fondazione Francesco Saverio Festa, dei Comuni di Avella, Luogosano, Sant’Angelo all’Esca, Taurasi, Villamaina ,della Pro Loco di Sant’Angelo all’Esca, in collaborazione con aziende locali.