“Ben venga la nomina di un Commissario unico nazionale per la bonifica della Terra dei fuochi compresa tra le province di Napoli e Caserta. Al Generale Giuseppe Vadalà, già impegnato con la sua struttura nella bonifica delle discariche e dei siti contaminati, chiediamo che si lavori con celerità per far partire le bonifiche in questi territori feriti per troppi anni dagli ecomafiosi e dai trafficanti di rifiuti, responsabili di un vero dramma che ha avuto gravi ripercussioni sull’ambiente, sulla salute dei cittadini e sull’economia locale. È ora che anche per la Terra dei Fuochi soffi il vento dell’ecogiustizia, per questo chiediamo al Commissario Unico che si avvii al più presto una strategia sistemica, coordinata e globale come richiesto dalla sentenza con cui la Corte Europea dei Diritti Umani nelle scorse settimane ha condannato l’Italia per la vicenda della Terra Fuochi. Al governo chiediamo, invece, come prevede sempre questa sentenza, di velocizzare l’istituzione di un’Autorità indipendente per il monitoraggio di quanto accade in quei territori e la creazione di una piattaforma accessibile e trasparente, per garantire un’informazione puntuale per le comunità che finora è mancata. Per lo Stato italiano è tempo di assumersi le proprie responsabilità e di passare ai fatti per dare un nuovo futuro a questi territori”, così commentano le associazioni ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera che dallo scorso novembre hanno dato il via alla campagna nazionale “Ecogiustizia subito: in nome del popolo inquinato”. Una campagna itinerante che dal nord al Sud Italia sta facendo tappa in alcuni luoghi simbolo dell’Italia inquinata e segnati da ingiustizia ambientale e sociale per richiamare, in primis, l’attenzione sul tema delle mancate bonifiche e per chiedere interventi mirati e l’applicazione del principio chi inquina paga.
Al commissario Vadalà arrivano gli auguri del deputato della Lega e coordinatore del partito in Campania Gianpiero Zinzi, che dice: “Era necessario prevedere una figura che si occupasse del futuro di un territorio che ha sofferto per troppi anni e su cui anche noi, in Parlamento, siamo intervenuti per non disperdere risorse importanti. Questa nomina è sicuramente un primo passo che va nella direzione giusta e ora ci aspettiamo dal commissario concretezza per recuperare quello che purtroppo non è stato fatto negli anni: pensiamo al ritardo accumulato in questi anni dalla Regione Campania per la rimozione delle ecoballe nonostante mezzo miliardo di euro messo a disposizione dal governo per superare l’emergenza. Si è perso troppo tempo e adesso è arrivato il momento di programmare velocemente interventi che richiedono un sforzo importante. L’impegno per la Campania e per risanare la Terra dei Fuochi è in cima all’agenda politica”.