Maria Rosaria D’Acierno Canonici
Ieri 4 ottobre, Angelo Festa era di nuovo tra noi, grazie a Pasquale Luca Nacca dell’Associazione “Insieme per Avellino e l’Irpinia” che lo ha ricordato, al Circolo della Stampa, in una manifestazione dove erano riuniti tanti suoi cari amici e colleghi. Un repertorio ricco di personalità del mondo della cultura (F. Baldassare, A. Bruno, M.R. D’Acierno Canonici, C. Guarino, P. Marotta, A. Tartaglia e L. Anzalone) ha aperto i suoi libri, leggendo pagine dai suoi scritti (Il Neorealismo nel Cinema Italiano, Far-West Italia) e ha riportato alla memoria pagine della sua vita sia professionale che intima e familiare. Pagine che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria di tutti noi per i grandi insegnamenti che hanno tracciato la sua vita di educatore e di studioso. Pagine che si spera non vengano mai dimenticate, ma che invece, continuino a diffondersi specialmente tra i giovani per poterli guidare nella loro crescita in un momento sociale molto difficile dove tutti abbiamo bisogno di parole giuste e di conforto che riescano ad aprire un futuro e lascino spazio alla speranza. Perché, come è stato più volte ribadito durante tutti gli interventi, Angelo Festa riusciva a risolvere con pazienza e lungimiranza tutti i problemi e i conflitti che inevitabilmente si creano anche in una comunità scolastica. La sua sapienza, in qualità di preside, riusciva a sanare punti di vista contrastanti e a colmare quei vuoti creando armonia e collaborazione tra tutto il corpo docente facendo leva sulla importanza della didattica vista come crescita della persona oltre che della mente. I quadri della pittrice Teresa Correnti, presentati dall’insegnate Lucia Grammatico hanno arricchito di colore questo evento. La voce maestosa del soprano Eliana Massessi, e del baritono Pio Giordano, accompagnati al piano dal Maestro Paolo Silvestri hanno con le loro calde note immerso la sala nell’armonia dei suoni. I presenti hanno ricevuto in dono dal figlio Fabio i libri scritti da Angelo Festa
L’evento si è concluso con grande commozione stimolati dai versi toccanti di Maria Rosaria Di Rienzo, e da queste parole:
“Questa sera non ci sono venti di addio ma venti di dolci ricordi, di vita vissuta nella progettualità a sostegno dell’educazione e dell’istruzione delle nuove generazioni per la costruzione di una personalità guidata dal battito del cuore e dalla luce della mente.