“Puntiamo sulla grande qualità: abbiamo investito molto sull’agricoltura, sul vino. Puntiamo sulle eccellenze e sul territorio. Sulla manutenzione del territorio: gli agricoltori sono veri e propri custodi del territorio. Privarsi dell’agricoltura significa lasciare aggredire il territorio da fenomeni dannosi come il dissesto idrogeologico e lo spopolamento delle aree interne”. Così Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, all’incontro organizzato dal Consorzio Tutela Vini d’Irpinia, sul tema “Il ruolo dei Consorzi nella tutela, promozione e valorizzazione delle Do e Ig”.
Appuntamento, questo pomeriggio presso l’opificio delle Doc e Docg d’Irpinia, ad Atripalda, a cui hanno preso parte insieme a Teresa Bruno, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Irpinia, anche Salvatore Schiavone, direttore dell’ICQRF Campania e Molise, autore del libro “A tavola con l’arte culinaria al teatro e al cinema”, ed Edmondo Cirielli, vice ministro degli Esteri e candidato del centrodestra a presidente della Regione Campania,
Tra gli ospiti in platea, Franco Mazzariello, consigliere provinciale e consigliere comunale ad Atripalda, candidato di FdI alla Regione, e Ines Fruncillo, presidente provinciale di FdI.
“Qui in Irpinia – ha osservato il ministro – i prodotti dell’agricoltura sono di grande qualità, e hanno un ulteriore grande potenzialità di crescita sul mercato. Questa terra è una delle aree della Campania che meglio ha saputo valorizzare il suo prodotto enologico, che diventa anche elemento di attrazione per il turismo. Abbiamo investito molto sui Ocm e sui contratti di filiera, portando le risorse da 630 milioni a circa 4 miliardi, fondi che permetteranno di sostenere grandi progetti destinati ad elevare la qualità dei prodotti, ridurre i costi, diminuire l’impatto sull’ambiente, creare imprese, lavoro e ricchezza”.
Lollobrigida ha anche parlato delle elezioni regionali: “Non c’è bisogno di tirare la volata a Cirielli, che ha dimostrato come si governa quando è stato presidente della Provincia di Salerno, facendo diventare quella amministrazione un modello di riferimento per l’Italia. Cirielli ha dimostrato la sua competenza in tutti gli incarichi che ha ricoperto, e lo sta confermando anche in questo governo. Un governo che ha fatto miracoli: basti pensare che abbiamo il record di occupazione da quando è nata la Repubblica. Ora dobbiamo concentrarci sulle regioni per portare la crescita ancora di più sui territori”.
Cirielli ha affermato di non temere la sfida con il candidato di centrosinistra Roberto Fico, anzi: “In Campania – ha osservato – c’è ansia di cambiamento perché le cose vanno molto male, anche se il governo sta amministrando bene, sta rispettando gli impegni, con concretezza. L’amministrazione regionale della Campania per dieci anni ha prodotto risultati fallimentari, in settori ad esempio come la sanità dove siamo agli ultimi posti in Europa”.
Il numero due della Farnesina parla pure di autonomia: “La riforma del titolo V voluta dal centrosinistra ha fatto arretrare il Sud. Il governo invece propone un correttivo, sostenendo che bisogna basarsi sui Lep per le deleghe alle Regioni. Per raggiungere gli stessi livelli di prestazioni dappertutto è stato previsto anche un fondo di perequazione, che non può che essere a vantaggio del Sud. Magari sarà il Nord a fare le spese dell’autonomia”.




