Sfida le convenzioni, gioca con generi e linguaggi differenti, unendo musica e stand up comedy Ghemon, all’anagrafe Giovanni Luca Picariello. Nasce così ‘Una cosetta così’, ultimo album dell’artista avellinese, classe 1982, tra i grandi protagonisti del panorama musicale italiano. Una sfida nata da uno spettacolo che conta oltre 70 repliche, scritto dallo stesso cantautore insieme a Carmine Del Grosso, che arriva a distanza di quattro anni dal suo ultimo lavoro discografico, E così se da un lato sceglie di seguire le orme di grandi nomi italiani come Gaber e Jannacci, dall’altra si diverte a mescolare hip hop, neo-soul e jazz contemporaneo con esilaranti performance live.
“Sono sempre stato appassionato di comicità e stand-up. Dopo anni importanti, due festival di Sanremo e due dischi, ho avvertito il bisogno di esplorare questa passione, iniziando da zero nei locali piccoli, a volte sotto un nome finto”, racconta Ghemon. Il risultato è stato un tour di successo, che ha fatto registrare quasi ovunque il tutto esaurito.
“Cercavo un formato nuovo, più libero, senza dover necessariamente inseguire la logica delle playlist e del mercato. Volevo creare uno spazio tutto per me”. La cosa più difficile? “Cercare di essere credibile per il pubblico. Sono convinto che possa rappresenta una parte importante della mia carriera”.
Ghemon ricorda la sua esperienza al Festival di Sanremo, la prima volta nel 2019 con ‘Rose Viola’ e nel 2021 con ‘Momento Perfetto’ con la quale otterrà solo il 21esimo posto. Sarà per lui una grande delusione. “Credevo fermamente nella mia canzone e mi sentivo in ottima forma, soprattutto dopo il Sanremo precedente che era stato brillante. Speravo di confermare quel successo. Tuttavia, le cose non sono andate come previsto. Ma bisogna sempre accettare quello che la vita ti regala, adattarsi e andare avanti. Ho scelto di parlarne apertamente nel mio spettacolo per rompere la ‘quarta parete’, per rimuovere il velo su un mondo che può sembrare perfetto e luccicante dall’esterno, ma che in realtà è soggetto a cadute proprio come qualsiasi altro settore”, racconta l’artista che al momento esclude un ritorno sul grande palco: “A meno che non mi chiamino a condurre il dopo festival”.