Avellino – Mentre esperti, storici, architetti e studiano il più grande monastero dell’Incoronata dei Carafa di Atripalda in S.Angelo a Scala, Arturo Bascetta scopre un altro papa frequentatore di Pietrastornina. Ed ecco che dalla puntuale e precisa ricostruzione a colori della cittadella che era sita sul Monte Vallatrone, alle spalle di Montevergine, effettuata al pc, in scala, pietra su pietra, da un esperto come l’architetto Oscar Ciriello, ora si passa a un’altra badia arcipretale, la collegiata di Pietrastornina, dove si studiava per diventare preti della chiesa beneventana. Per la ricostruzione storica sono stati utilizzati gli studi di Bascetta, su documenti trascritti dall’archivio della parrocchia retta dall’abile arciprete Don Giovanni Panichella, che ricade nella arcidiocesi di Benevento retta da Monsignor Felice Accrocca. Bascetta, storico editore, dopo la turbolenta storia laica del monastero costruito nel 1555 da Papa Paolo IV Carafa nella sua terra natale di S.Angelo a Scala e non a Capriglia (come Panvinio contemporaneo dice), e distrutto dai Francesi al comando di Sigismondo Hugo, padre del celebre Victor, di stanza in Avellino, dal 1806 che ivi prese Fra’ Diavolo, e distrutti gli altari trasferiti nel Duomo di Avellino e nelle matrici di Pietrastornina e S.Angelo a Scala, dà vita a un altro filone.
Da oggi si parlerà spesso anche di un altro Papa, Leone XIII, che scalò la roccia di Pietrastornina durante una villeggiatura nel palazzo dei papi beneventani, ospite dell’abate Campobasso, titolare della collegiata di Santa Maria de Juso, il cui altare originario era intitolato a San Cosma e Damiano. Ma le cronache vaticane sul pontefice recuperate da Bascetta, editore di oltre mille titoli e autore di centinaia di testi di storia studiati in tutto il mondo, sono inarrestabili, scovando perfino le origini toscane del primo principe Lottiero d’Aquini, che diede vita alla progenie locale. Non a caso i testi editi da ABE Napoli sono presenti negli schedari delle migliori biblioteche e università americane, compresa la Biblioteca Pubblica di New York, atteso che la sua casa editrice, ABE Napoli, aperta a tutti i forma gratuita, compie ormai 37 anni. In quest’ultimo libro su Pietrastornina, IL PALAZZO BADIALE DEI PAPI BENEVENTANI IN PIETRASTORNINA (v.sito www.abenapoli.it, librerie e store internazionali) Bascetta ricostruisce anche la storia delle maioliche firmate da Donato Massa da Pietrastornina, coautore del Chiostro di S.Chiara in Napoli, che ancora si rinvengono nelle case private. Un libro eccezionale che sta già scalando le classifiche dove Arturo Bascetta è di casa.