di Virgilio Iandiorio
La notizia è bella fresca. In Africa è stato raggiunto un accordo tra la Repubblica del Congo e il Ruanda per il cessate il fuoco, in un conflitto che va avanti da una trentina di anni. A chi va il merito? Al Presidente degli USA, che non molti giorni fa ha anche fatto cessare le ostilità tra Israele e Iran. In questo caso, però, è stato necessario ricorrere a una cura medica, somministrando all’Iran una buona dose di supposte (missili) per far calare lo stato febbrile. Passerà alla storia il Fra’ Dazio americano per essere stato il più rapido nel far scoppiare la pace tra i belligeranti. Ventiquattro ore tra Russia e Ucraina (era nelle intenzioni, ma non nei fatti), una diecina di giorni tra Iran e Israele, e ultima tra Congo e Ruanda. E se lo invitasse il consiglio comunale di Avellino, che non trova pace fin dal suo insediamento? Trump, che in poche ore troverebbe il modo per rendere parallele anche due linee sghembe, figurarsi se non troverebbe una soluzione per mettere d’accordo i gruppi politici avellinesi, tra loro contrapposti.
Per il Presidente Americano ci sono anche le verifiche sulla bontà delle sue trovate pacificatrici. Lui non era ancora insediato alla Casa Bianca e Los Angeles è andata in fumo. Pensate voi che se ci fosse stato lui alla guida del paese, non solo avrebbe evitato il fuoco, e ,se pure fosse scoppiato, avrebbe avuto pronto il rimedio? Come i ragazzini del film Per grazia ricevuta, che fanno bruciare i covoni di paglia e poi cercano di spegnere l’incendio facendo i pompieri con idranti propri, quelli che si portano sempre con sé.
Si dice bene che “gli esseri umani si sentono nel modo in cui pensano, e che in genere pensano nel modo in cui si sentono” (A. Ellis- R. A. Harper, A pensare bene si vive meglio, Erickson, Trento 2016). Andando molto indietro nel tempo, se al posto di Pietro l’Eremita, ci fosse stato Fra’ Dazio non ci sarebbe stata la Prima Crociata, perché egli avrebbe fatto fare la pace al Papa e al Sultano, evitando così morti e dolori..