Un percorso originale e per molti versi inedito nel “pianeta Pasolini”, intrecciando alcuni temi portanti del suo itinerario poetico, tra letteratura e cinema, giornalismo e impegno civile, e il rapporto fisico e intellettuale con i luoghi della sua formazione (Bologna, Roma, il Friuli) e poi con i Sud dell’Italia, dell’Europa e del mondo, nell’inesausta ricerca dei “popoli perduti”. E’ il volume “Geografie pasoliniane. Incontri tracce passaggi” di Paolo Speranza. Sarà presentato il 27 febbraio a Napoli a The Spark Hub di Napoli. Ne discuterrano con l’autore Guido D’Agostino e Arturo Martorelli. A impreziosire il volume una Antologia critica, che recupera scritti d’autore di estremo interesse sulla figura di Pasolini.
Grande attenzione è rivolta nel volume al rapporto complesso e proficuo con le realtà della Campania e del Mezzogiorno, da Napoli alla “terra dell’osso”, culminato nella sua lettura antropologica del Vangelo secondo Matteo e del Decameron e nella partecipazione attiva all’utopia vincente del “Laceno d’Oro”, e all’impronta indelebile che Pasolini ha lasciato, con la sua umanità e la sua arte, nell’Europa orientale e in paesi di antica cultura come il Marocco, l’Iran, il Brasile.