Dal 2024/25 i parametri per garantire la sopravvivenza di un istituto saliranno da 600 a quota 900, con una inevitabile riduzione delle autonomie scolastiche che in Campania passeranno da 985 a 839, tagli al personale docente e non docente, la nascita di megascuole e ricadute negative sulla didattica con classi sempre più numerose e difficili da gestire.
Nell’anno scolastico in corso sono solo due gli istituti accorpati nell’ambito del piano di dimensionamento, Istituto superiore Amatucci e D’Agostino-De Sanctis e gli istituti comprensivi di Pago e Lauro ma negli anni a venire il fenomeno potrebbe allargarsi a macchia d’olio.
Saranno 33 mila in quest’anno scolastico in Campania gli alunni con disabilità per loro ci saranno 15 mila insegnanti di ruolo e altri 10 mila che possono essere chiamati in deroga.
Completate le immissioni in ruolo, in Irpinia sono stati 150 i posti attribuiti su area comune, 68 quelli sul sostegno. Ma gli organici non sono ancora al completo. Restano da assegnare gli incarichi annuali, operazioni che dovranno concludersi entro la prima decade del mese, circa 700 saranno gli incarichi su area comune, 176 sul sostegno, di qualche centinaio inferiori a quelli dello scorso anno. Per il 13 tutto sarà in regola, assicura il direttore scolastico della Campania. Ma D’Oria appare meno ottimista. “Purtroppo, i problemi legati agli organici – spiega Antonio D’Oria della Uil -restano gli stessi degli anni passati. Malgrado l’elevato numero di disponibilità di posti in Irpinia, anche grazie ai pensionamenti, pochissime sono state le immissioni in ruolo, del tutto inadeguate a coprire il fabbisogno delle scuole. Non si garantisce neppure il turn over. Per non parlare del sostegno per cui, al di là degli incarichi, si dovrà ricorrere ai posti in deroga e alle graduatorie incrociate per rispondere alle esigenze di tutti gli studenti e del personale Ata, con un numero di unità insufficienti per garantire la vigilanza nei diversi plessi degli istituti. E’ il segno che non si investe nella scuola malgrado i proclami dei governi”
Sono complessivamente 49mila gli studenti nella provincia irpina: 7mila alla scuola dell’infanzia, 15mila alla primaria, 10mila alla media, 17mila alle superiori. A guidare l’Ufficio Scolastico Provinciale di Avellino, Fiorella Pagliuca, per anni apprezzata dirigente del Regina Margherita-Da Vinci
Intanto, si comincia nel segno di cambiamenti alla guida di alcuni istituti. E’ Attilio Lieto il nuovo dirigente del Convitto di Avellino, dopo il pensionamento della preside Maria Teresa Brigliadoro. All’inizio anno scolastico 2017 aveva sostituito Angelina Aldorasi al vertice dello storico istituto di corso Vittorio Emanuele.
Dopo aver guidato il Perna negli anni scorsi, quest’anno ha ricoperto il ruolo di dirigente scolastico all’istituto superiore di Grottaminarda e di reggente del Vanvitelli di Lioni. L’incarico sarà valido fino al 2025.
Alessandra D’Agostino, dopo aver diretto l’istituto comprensivo Palatucci di Montella, guiderà l’Enrico Cocchia – Dalla Chiesa di Avellino. Lucia Ranieri, l’anno scorso al “Ronca” di Solofra, sarà la nuova dirigente del Liceo classico “Pietro Colletta” di Avellino.
Il dirigente scolastico Gerardo Cipriano lascia il De Sanctis di Sant’Angelo dei Lombardi e guiderà l’istituto comprensivo Iannaccone di Lioni. Silvana Rita Solimine dal Fermi di Vallata passa alla guida del liceo Parzanese di Ariano
Da verificare anche quest’anno la compatibilità degli orari dei pullman con quelli degli istituti scolastici anche se dovrebbe restare in vigore il piano orario dello scorso anno