E’ un grido liberatorio a risuonare lungo il corteo rosa, guidato dal senologo Carlo Iannace. Un grido, quello di “Fuck cancer – Al diavolo il cancro”, che è un esorcismo per dare forza a sè stessi e agli altri ma ha anche il sapore di una promessa, non demordere perchè è possibile sconfiggere la malattia. Sono in migliaia anche quest’anno a sfilare nella undicesima edizione della Camminata Rosa, partita, come tradizione, da Mercogliano.
Un appuntamento simbolico per l’Irpinia, per la Campania, una lunga “carovana in rosa” contro il cancro, per sottolineare l’importanza della prevenzione e ricordare che restando uniti si è più forti e la vita vince sulla malattia. “La sensibilizzazione sul tema della prevenzione è il messaggio che condividiamo ogni anno”, dice Iannace.
“E’ bello constatare come siamo sempre più numerosi: testimoniare è un momento importante, è l’occasione in cui si celebra la propria gioia di vivere, la forza di superare una battaglia di questa portata. E’ questo il vero significato della camminata. Purtroppo la strada da percorrere è ancora lunga”. Iannace ribadisce la necessità di “garantire una sanità che sia per tutti, senza discriminazioni. Questo deve essere il nostro impegno”. Quindi l’appello alle donne che devono fare i conti con la malattia a non perdere la speranza “Se si perde la speranza si perde il senso della vita. Dignità e speranza non devono mai abbandonarvi, anche se la lotta è difficile”. Al suo fianco due giovani medici che lo sostengono nel suo impegno, Giuseppe Ammaturo e Gennaro Iovine, “i nostri angeli”, come li hanno ribattezzate le donne in rosa. Con loro anche Paola Sacco, coordinatrice Gom “L’invito ad accogliere la sfida della prevenzione riguarda uomini e donne. Non bisogna avere paura, oggi esistono tanti farmaci, da quelli biologici alle terapie ormonali. Bisogna rivolgersi ai medici di riferimento ed imparare anche, fin da giovanissime, a fare l’autopalpazione”.
Con Iannace il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio “Ogni anno – sottolinea – ci impegneremo affinché questa iniziativa possa partire da Mercogliano, per sostenere l’azione di Carlo Iannace. Siamo tutti con lui e con tutte queste migliaia di donne che lottano per la vita”. Con lui il sindaco di Pietrelcina Salvatore Mazzone, nel segno del gemellaggio con “Una luce per la vita” che si tiene ogni anno nel comune beneventano “Ad accomunare le due manifestazioni il valore del dono all’altro, della solidarietà e condivisione. Emoziona vedere quante perso rispondono ogni anno all’appello”.
Presente per la prima volta alla Camminata Rosa, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, Germano Perito: “E’la mia prima esperienza e sono profondamente onorato di partecipare a questa iniziativa e camminare insieme lungo il percorso che ci accompagnerà fino ad Avellino. La Camminata Rosa rappresenta un fondamentale momento di raccordo tra sanità territoriale e ospedaliera. E’ soprattutto un messaggio forte alla cittadinanza sull’importanza della prevenzione. Sebbene sia radicata sul territorio, il contributo dell’azienda ospedaliera è significativo grazie al nostro nuovo approccio integrato. Di qui il nostro ringraziamento al dottore Carlo Iannace e a tutto lo staff dell’azienda ospedaliera, che garantisce servizi essenziali per la nostra comunità.
Le nostre magliette oggi veicolano un messaggio chiaro: la prevenzione è essenziale. È importante inoltre che i nostri pazienti restino sul territorio, evitando la fuga verso il Nord. Questo fenomeno può essere arginato solo comunicando l’eccellenza delle nostre strutture: vogliamo far conoscere quanto di buono offre la nostra terra e, in particolare, la nostra azienda ospedaliera. Porto con orgoglio il messaggio delle nostre eccellenze: oncologia, PMA, ginecologia e tutti gli altri reparti sono impegnati quotidianamente per garantire servizi di qualità. Il nostro obiettivo è accrescere l’attenzione sul percorso di presa in carico dei pazienti, supportati dal GOM e dal modello di rete oncologica. La prevenzione resta il pilastro per intercettare tempestivamente casi di neoplasie e intervenire in modo efficace”.
A sottolineare il valore di simili iniziative, coordinate dalle associazioni Amdos e Amos, anche il direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia dello stesso ospedale, Cesare Gridelli “Oggi celebriamo l’undicesima edizione della Camminata Rosa: organizzare questi eventi è importante, ma mantenerli nel tempo è ancora più difficile. Grazie a Carlo Iannace e a tutta la famiglia Amdos Amos, l’iniziativa è cresciuta costantemente, vedendo una partecipazione sempre maggiore. Questa crescita è essenziale, perché l’obiettivo principale resta sensibilizzare le persone sul tema della prevenzione. Purtroppo, ancora oggi, molte diagnosi tardive compromettono le possibilità di guarigione delle pazienti. È quindi necessario prestare attenzione e rispondere agli inviti degli screening.
Rispetto al Nord, abbiamo una minore incidenza di tumori, ma una mortalità superiore, proprio perché tanti non aderiscono ai programmi di screening. Quando arrivano le cartoline dell’ASL — per sangue occulto nelle feci, mammografia o test per la cervice uterina — molti non comprendono l’importanza di questi controlli e li trascurano. Invece, aderire ai programmi può davvero salvare vite. Le associazioni Amdos, Amos e Carlo Iannace meritano grande riconoscenza per il loro impegno a favore della prevenzione, che contribuisce in modo concreto a salvare vite umane. Noi continueremo a lavorare su questa strada e posso già annunciare un altro appuntamento importante che stiamo organizzando con Carlo: il 13 dicembre al Teatro Gesualdo di Avellino.
Ad esibirsi sarà il gruppo musicale ‘Effetti Collaterali’, band solidale del Moscati, insieme al ‘Concerto Rosa con note di azzurro’, con la significativa partecipazione di Amdos e Amos”.
Gridelli ricorda come “Questa iniziativa, oltre a sensibilizzare, si pone l’obiettivo di raccogliere fondi per i bambini con disturbi dello spettro autistico, parte integrante del progetto di attivazione del Centro per l’Autismo, sostenuto dal Comune e da tutta la comunità avellinese”.
A ribadire la forza della Camminata Rosa il sottosegretario Francesco Urraro “La Camminata Rosa diventa espressione di un patrimonio valoriale da difendere, un esempio di best pratice da estendere a livello regionale”. Il direttore dell’Asl Maria Concetta Conte ricorda come gli screening organizzati sul territorio svolgano un ruolo cruciale “Le associazioni devono fare in modo che sempre più persone si sottopongano a queste visite, importantissime per una diagnosi precoce”. Mentre dalla delegata regionale pari opportunità Rosetta D’Amelio arriva un ringraziamento a tutte le donne che hanno compreso il valore della prevenzione e che sfilano ogni anno per testimoniarlo. A rivolgere un appello a restare unite e non arrendersi anche la consigliera regionale pari opportunità Mimma Lomazzo.
Tra i momenti più emozionanti l’incontro con la responsabile Protezione Civile Campania Claudia Campobasso e la tappa al Centro per l’autismo. Fianco a fianco il commissario prefettizio del Comune di Avellino, Giuliana Perrotta e la direttrice dell’Asl Maria Concetta Conte, con loro le associazioni impegnate a sostegno dei ragazzi con spettro autistico che leggono il loro appello perchè non siano dimenticati. Da Conte e Perrotta la promessa è quella di continuare nel segno della sinergia tra le istituzioni per completare la struttura di Valle e renderla operativa entro fine anno, anche grazie al contributo della Regione. “Vorrei – spiega Conte – che non si parlasse più di speranza ma di realtà. L’Asl farà tutto quanto in suo potere per consegnare il Centro alla città”. Sulla stessa linea Perrotta “Esiste una perfetta collaborazione tra Asl e Comune. Tutte le condizioni sono favorevoli per portare a termine il progetto e chiudere definitivamente un capitolo, durato troppo. Dopo 25 anni riapriremo questa struttura” è l’annuncio finale.
Poi, ai Platani, l’omaggio alla memoria di Silvana Ianuario, storica presidente Amdos con l’abbraccio al marito Giuseppe Silvestri e i dolci doni distribuiti da Iannace agli anziani della casa di accoglienza del Rubilli.
A unirsi al corteo, accompagnato dai due speaker Joe Saveriano e Sabina Lancio, anche numerosi sindaci del territorio, da Atripalda a Montemiletto, da Summonte a Santa Paolina e tanti rappresentanti del mondo della politica, tra gli altri, il coordinatore provinciale di Fi, Angelo D’Agostino, patron dell’Avellino, il consigliere regionale pd Maurizio Petracca, l’ex sindaco Laura Nargi, l’ex sindaco Gianluca Festa, l’amministratore dell’Air Antony Acconcia che ha messo a disposizione navette per raggiungere Mercogliano.
A chiudere il corteo, che ha sempre il sapore di una festa, della gioia dello stare insieme, di un inno alla vita, l’arrivo nello spazio antistante il Duomo con un colpo d’occhio bellissimo e la santa messa, officiata dal vicario Don Pasquale Iannuzzo che ricorda l’amore di Dio che è sempre di conforto, il valore della croce che salva e la necessità di rinascere. A raggiungere la cattedrale anche la lanterna di Padre Pio, direttamente da Pietrelcina, portata a Montevergine dal circolo podistico montellese, con la luce simbolo di vita. Poi tutti sul piazzale per il lancio dei palloncini rosa per ricordare chi non c’è più e ribadire, come recita la canzone che accompagna la Camminata, che non ci si può arrendere mai, la sfida è “Comunque andare…affrontando le sfide più dure”. Poiche’ “passo dopo passo arriveremo ovunque”.
 
 

 
 
 
 
 
 

		




















