La Procura di Avellino ha chiuso le indagini sul filone legato alle misure cautelari eseguite ad aprile e luglio scorso nell’ambito dell’ inchiesta “Dolce Vita” e si prepara chiedere il processo anche per associazione a delinquere nei confronti di una parte degli indagati. Notificati 26 avvisi di conclusione indagini tra cui l’ex sindaco Festa, che sarebbe stato a capo di un sistema volto a condizionare le attività amministrative in cambio di consenso e utilità patrimoniali. A far parte dell’associazione a delinquere, secondo la Procura, l’architetto Fabio Guerriero, l’ex dirigente Filomena Smiraglia e il dirigente comunale Gianluigi Marotta.
Il primo a raggiungere la caserma dei carabinieri per il ritiro degli atti è stato l’ex sindaco Gianluca Festa, senza essere accompagnato dal suo legale Luigi Petrillo. Nelle accuse Festa viene considerato il dominus del sistema che sarebbe stato messo in piedi durante la passata consiliatura, con la finalità della gestione di appalti in cambio di denaro o altre utilità. Per questo all’ex primo cittadino sono stati contestati i reati di associazione a delinquere, corruzione, tentata induzione indebita, rivelazione del segreto istruttorio, e il falso ideologico; Festa deve rispondere anche di peculato, per la sottrazione del pc del comune, ma non di depistaggio: la procura si è attenuta dunque alla valutazione della Cassazione.
In pratica la procura ha concluso il lavoro, iniziato a settembre 2023, che aveva portato all’emissione delle due ordinanze di custodia cautelare (poi annullate dalla Cassazione), aggiungendo prove e nuovi dettagli rispetto all’impianto accusatorio iniziale. Le principali vicende oggetto di contestazione sono gli appalti, Eurochocolate, Rds e i concorsi pubblici.
Ai 13 indagati che erano stati inseriti nelle prime due ordinanze (tra cui l’architetto Fabio Guerriero, l’ex dirigente del comune di Avellino Filomena Smiraglia e il dirigente Gianluigi Marotta), si sono aggiunti dunque altri 13 nomi. Nel filone legato ai concorsi pilotati spuntano l’ex assessore comunale Antonio Genovese e il fratello dell’ex primo cittadino Danilo Festa e un dipendente comunale.