Inchiesta Dolce Vita, nessuna opposizione alla distruzione delle intercettazioni. I difensori di fiducia di Gianluca Festa e Fabio Guerriero non hanno opposto alcuna obiezione alla richiesta della Procura di Avellino di distruggere le intercettazioni telefoniche e ambientali. Dopo che gli indagati hanno avuto accesso al materiale oggetto della richiesta, durante l’udienza preliminare, svoltasi oggi davanti al Gip del Tribunale di Avellino, Giulio Argenio, i legali Marino Capone e Concetta Mari hanno autorizzato la distruzione dei documenti.
Inoltre gli avvocati hanno presentato una memoria, in cui chiedono che venga distrutto anche una parte del materiale investigativo già acquisito, e confluito negli atti, che avrebbe rilievo sulla privacy degli indagati. E quindi il Gip del tribunale di Avellino, Giulio Argenio ha fissato un’ulteriore udienza, prevista il 19 maggio, per visionare il materiale indicato. Solo dopo il gip darà il via libera alla distruzione.
Nella precedente udienza, il pm della Procura di Avellino Fabio Massimo Del Mauro, aveva rinnovato la richiesta di procedere alla distruzione delle intercettazioni e dei video, che non hanno una rilevanza investigativa, ma sono sensibili per la privacy di alcuni degli indagati e altri soggetti che non sono sottoposti ad indagine. Le difese, in particolare quella dell’ex sindaco Gianluca Festa e dell’architetto Fabio Guerriero, gli avvocati Luigi Petrillo, Concetta Mari, Marino Capone e Nicola Quatrano, avevano formalizzato una richiesta di autorizzazione ai propri assistiti, affinché potessero visionare il materiale di cui si chiede la distruzione.
Istanza, che e’ stata accolta dal Gip Argenio, che con un’ordinanza aveva autorizzato l’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa e Fabio Guerriero a visionare il materiale, per poi decidere insieme ai propri legali se esistesse l’opportunità di chiedere che una parte non venga distrutta e procedere ad una sorta di contraddittorio.