È terminato dopo quattro ore fa l’interrogatorio dell’ex sindaco Gianluca Festa dinanzi al gip Giulio Argenio. Questa mattina, l’ex sindaco del capoluogo irpino, l’ex dirigente Filomena Smiraglia e l’architetto Fabio Guerriero, titolare di uno studio professionale, sono comparsi davanti al Gip per l’interrogatorio di garanzia.
I tre hanno avuto modo di chiarire la loro posizione. Festa, insieme ai due ai domiciliari, è indagato per presunti episodi di corruzione, concorsi pilotati, irregolarità su affidamenti e appalti, ma anche per depistaggio, inquinamento delle prove e rivelazione del segreto di ufficio.
Fabio Guerriero, difeso dall’avvocato Marino Capone, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere: “Non abbiamo accertamenti irripetibili, non abbiamo potuto prendere visione né ascoltare le registrazioni o le conversazioni telefoniche, quindi l’indagato non aveva veramente nulla con cui difendersi e la decisione di avvalersi della facoltà di non rispondere è stata presa di conseguenza”, ha dichiarato il penalista. Anche l’ex dirigente comunale Smiraglia, rappresentata dal penalista Marco Campora, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.
L”ex sindaco di Avellino, da giovedì scorso ai domiciliari, ha risposto a tutte le domande del gip Giulio Argenio in un interrogatorio durato oltre tre ore a margine del quale l’avvocato Luigi Petrillo ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: « “Specialmente alla luce del recente comunicato della Camera Penale, non intendo in alcun modo discutere il merito dell’atto appena concluso. Si tratta di un interrogatorio svolto in Camera di Consiglio di fronte a un giudice, con l’assistenza di un pubblico ministero. Non ho alcuna intenzione di esporne il contenuto per rispetto nei confronti della magistratura, del deliberato della Camera Penale e del Pubblico Ministero. I processi si svolgono in aula e non in piazza. È spiacevole che siano emersi elementi di prova sulla stampa in questi giorni. Avete svolto il vostro lavoro e desidero sottolinearlo, avete agito legittimamente. Ciò che non avrebbe dovuto accadere è la divulgazione di certi elementi dei provvedimenti cautelari. Questa è solo la mia opinione e desideravo ribadirlo. Riguardo al merito dell’interrogatorio, posso confermare che il Sindaco ha risposto a tutte le domande. Siamo certi che oggi sia stato dato un contributo importante alla comprensione della vicenda da parte degli interessati e speriamo che il processo possa concludersi il prima possibile, augurandoci che il Sindaco possa uscirne con la dignità ripristinata. Il Codice offre diverse possibilità, come la revoca, la sostituzione o la conferma delle misure, così come la possibilità per la difesa di fare ricorso al Tribunale per gli esami. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, ma questo fa parte del processo. Il Sindaco era particolarmente combattivo e credo che il fatto che l’interrogatorio sia durato circa tre ore e mezza lo dimostri. L’atmosfera è stata estremamente serena”.